giovedì, novembre 10, 2005

La terra dei cachi…


Italia si...? Italia No...? Il dibattito di questi giorni riguardo al possible ritorno della nazionale a Firenze, a quanto leggo, e’ piu’ che mai acceso…
Le posizioni sono diverse e distanti…eppure una soluzione e’ da trovare…perche’ secondo me e’ gia’ deciso, che la partita si fara’...
C’e’ che dice che, dopo quello che e’ successo nel ‘93 (Italia-Messico al Franchi quando il personaggio nel mirino era Matarrese – il Pacciani non esiste arrestate Matarrese - e c’era piu’ gente col sombrero in fiesole che piccioni in piazza della Signoria) questa sia una trappola per farci ricadere negli stessi errori e farcela pagare come allora (incredibile retrocessione dopo una partenza scoppiettante), c’e’ chi dice che per essere una grande squadra la tifoseria deve andare di pari passo e non puo’ stare dietro a questi campanilismi, c’e’ chi dice la nostra nazionale ha la maglia viola e di quella con la maglia azzurra non me ne puo’ fregare di meno (finche’ specialmente continueranno ad essere convocati personaggi come Vieri ad esempio!), c’e’ chi dice, come il nostro caro assessore Giani, che a pochi mesi dagli EUROPEI (parla e non sa nemmeno di cosa!!!) non si puo’ non ospitare la Germania a Firenze, anche perche’ la citta’ deve iniziare ad avere, anche nel calico, un respiro internazionale…c’e’ chi dice che a 3 anni dal fallimento e dopo che Roma, Lazio e Parma sono state tranquillamente salvate,i tempi non sono ancora maturi...insomma le posizioni sono le piu’ disparate…
Io personalmente sono dell’idea che un me ne po’ fregare di meno…a me se la nazionale perde amen, se la viola perde mi gira i’ c***o per una settimana. Per me la partita la possono giocare dove diavolo gli pare; sicuramente allo stadio non ci andro’ spero solo che chi ci va, vada con la cosapevolezza di non fare il cretino… Ne va della viola. Per fortutna al timone c’e’ don Diego della Vega…che si siedera’ attorno ad un tavolino, e con il suo modo di fare sistemera anche questa questione...

…Italia si’, Italia no, Italia gnamme, se famo du’ spaghi….

mercoledì, novembre 09, 2005

Firenze, emozione, progetti e stile



Pubblichiamo l'articolo si Zvonomir Boban (ex giocatore del Milan e attualmente commentatore Sky che niente ha mai avuto a che fare con Firenze e la Fiorentina ma si e' semplicemente limitato ad osservare attentamente) apparso ieri sulla Gazzetta.
Alcuni stralci:
"Nella vita si sa come vanno certe cose: quello che aspetti con ansia capita molto piu' tardi di quello che vorresti, ma accade quando meno te lo aspetti... E nella bellissima quanto unica Firenze, "questo" semplicemente doveva accadere. Perche' e' li' che si sublima l'amore verso la citta' con valori storici e contemporanei, perche' Firenze e' il principio e il principio di Firenze e' la Fiorentina. La viola e' passione senza confini, una ragione per amare e odiare, cantare e piangere, e' la vita per il suo popolo! Per tutte queste emozioni, intorno e dentro il pianeta Fiorentina, serie C, B o A che sia non conta, prima o poi la felicita' occupa il franchi."

Questo articolo descrive appieno Firenze e la passione dei suoi tifosi per la Fiorentina. Una citta' gloriosa per secoli, di cui ancora oggi portiamo fieri il nome nel mondo. E dove - purtroppo forse - la Fiorentina rappresenta l'unico e ultimo modo per far vedere agli altri che cosa vuol dire esserne cittadini. Solo cosi' si spiega l'attaccamento smodato dei tifosi a una squadra che non ha mai vinto tanto e forse ha regalato piu' sofferenze che piaceri in un bilancio globale di chi e' nato dopo il 1969; solo cosi' si spiega come mai lo stadio e' sempre stato pieno, in C2 come in A, terzi o penultimi all'ultima di campionato; solo cosi' si spiega come mai gli altri riescono solo a catalogarci come matti e sregolati nella nostra passione calcistica. Quando invece l'unica e ultima vera spiegazione plausibile e' che siamo semplicemente fiorentini.

lunedì, novembre 07, 2005

Piccoli Toni crescono...





Pubblichiamo la foto inviataci da un nostro assiduo lettore (Z.P.) da lui cosi' intitolata

Terzo posto e innovazioni tattiche


Mentre all'indomani del we calcistico infuriano le polemiche per le dichiarazioni a cavallo tra l'avvelenato e l'ironico del fu mister 'scavicchi ma non apra' Paolo Bonolis, tre squadre emrgono fortemente al di sopra delle altre. E se il duello Milan Juve non fa certo notizia, la vicinanza della Fiorentina alle prime da' adito all'inventiva piu' avventati editorialisti sportivi che creano titoli ad effetto che fanno tremare Firenze di emozione. Si inizia a parlare di lotta scudetto a 3, di Toni cannoniere piu' prolifico d'Europa e di imminenti scontri diretti per il titolo. Lato viola si cerca ancora di gettare acqua sul fuoco e di stemperare un ambiente che rischia di diventare bollente, ma quando ai fratelli Della Valle viene sbattuta in faccia la classifica, i marchigiani ormai fiorentini ad honorem non riescono a trattenere un sorriso di estrema soddisfazione, a cui segue un "prima pensiamo a salvarci" detto piu' perche' va detto che per reale convinzione.

Come abbiamo piu' volte ripetuto, la forza della Fiorentina sta nella spensieratezza, nello spirito di gruppo, e nella serenita' derivata da una societa' finalmente sana. I tifosi, seppur mantenendo il consueto entusiasmo, sembrano maturare di pari passo con la societa'; a questo proposito ADV incontrera' i capi delle curve per far si' che avvenga un riavvicinamento della nazionale a Firenze, fatto che farebbe molto bene alla Fiorentina e alla citta' in termini di immagine verso l'Italia e verso il palazzo del calcio.
Ma ieri e' sorto uno spunto tattico di cui Prandelli difficilmente non terra' conto per le prossime difficili partite. La Fiorentina si e' schierata con i 4 difensori, 2 centrocampisti incontristi davanti alla difesa e 3 trequartisti puri alle spalle di Toni. Avevamo gia' sottilenato le difficolta' delle seconde punte ad esprimersi quando al centro dell'attacco c'e' un panzer dello spessore del Luca (ormai) nazionale e capita anche spesso di regalare un giocatore (specialmente quando gioca Bojinov). I 3 giocatori che ieri galleggiavano tra le linee avversarie hanno toccato una quantita' impressionante di palloni (anche se l'avversario era pur sempre l'Ascoli..), imprimendo alla manovra una qualita' e una continuita' scarsamente apprezzate, anche a confronto con altre squadre. D'altronde questo e' il modulo 'alla Prandelli', e tutta la sqadra sembra averne giovato, compresa la criticatissima difesa.
A piu' riprese avevo invocato l'inserimento di Montolivo in uno schema del genere sottolineando pero' anche la difficolta' (societaria) di lasciare in panchina un patrimonio di oltre 21 milioni di euro. Ma considerando quanto lo stesso Montolivo sia stato a maturare -serenamente- in panchina, esordendo e venendo subito giudicato il migliore in campo, forse si puo' affrontare alcune delle prossime partite lasciando i ragazzi un attimo a fermentare, o magari, vista anche la buona prestazione di Pazienza, schierare un centrocampo piu' folto con 3 incontristi lasciando a 2 trequartisti tra i migliori in Italia (Fiore e Jorgensen) tutto lo spazio di esprimersi, nel cosidetto albero di Natale.
Vedremo. Certo ormai possiamo stare sicuri che Prandelli sappia gestire i suoi ragazzi come un vero maestro e che non tardi a trovare la soluzione opportuna per affrontare le forti rivali. E speriamo di superare nel migliore dei modi un ciclo che a questo punto ci vede con gli occhi di tutti puntati addosso e che somiglia sempre di piu' a un esame. Ma un esame che senza dubbio la Fiorentina affrontera' con le sue armi migliori e forte di un vantaggio che la vede primissima forza dell'altro campionato, in attesa di inserirsi ufficialmente nella lotta per il campionato vero. Che pero' sappiamo, quest'anno non e' affar nostro.

Avanti Viola!!

L'11a giornata conferma sempre più la squadra Viola come terza forza indiscussa del campionato, a 5 lunghezze dalla capolista e 5 lunghezze sulla più blasonata Inter che continua a cambiare giocatori e allenatori, ma che non mette le mani nel suo vero punto dolente: la gestione societaria. E' proprio lì invece, oltre che sul campo, che la Fiorentina sta mostrando una maturità che gli è mancata in questi ultimi anni, e che sta permettendo a giocatori giovani (Frey, Montolivo, Bojinov, Pazzini, Pasqual) o in cerca di riscatto (Fiore, Brocchi, Jorgensen) di occupare posizioni di alta classifica. La bravura di Prandelli, sta facendo il resto. Certo le prossime 3 partite, con Milan, Roma e Juventus, diranno molto su quello che sarà il futuro di questa squadra, che nell'unico scontro fin qui disputato con una delle "Grandi" ha mostrato di avere ancora molta strada da fare. Vedremo... Spero solo che il pubblico viola continui, come ha fatto fino ad adesso, ad essere il 12° uomo in campo e non diventi invece, in momenti magari più difficili, il primo dei suoi avversari.
La classifica mette sotto i riflettori altre due società che stanno relizzando in questo girone d'andata il loro piccolo miracolo: il Chievo, a quota 19, alla sua terza vittoria esterna, che con 2 lire riesce sempre a trovare allenatori e giocatori capaci di valorizzare al meglio l'ambiente in cui si inseriscono, e l'Empoli di Somma che dopo aver conquistato sul campo la serie A, ha rafforzato con saggezza (Riganò è arrivato a quota 100 gol e Tavano alla sua ottava rete stagionale) un gruppo già molto affiatato. Ma veniamo alle marcature più belle di questo turno di campionato. Al terzo posto la bella azione personale di Marchionni che vanifica con una finta la scivolata di un difensore pugliese, converge verso il centro e con un sinistra forte e preciso batte Storari sul palo più lontano.
Al secondo posto la bellissima punizione di Morfeo, che praticamente da fermo, dai 18 metri, traccia con il suo sinistro una parabola che ipnotizza il povero Storari e che si spenge sotto l'incrocio alla sinistra del portiere. Il gol della domenica è il bellissimo pallonetto di Ibrahimovic, che mette a segno la sua seconda rete in campionato: lancio di 50 metri di Thuram, scatto imperioso dello svedese e morbito pallonetto al volo che scavalca un Amelia a metà strada. Gran gol.
Da segnalare comunque la stupenda azione corale che ha portato a segno Seedorf nella goleada andata in onda sugli schermi di San Siro: colpo di tacco di Kakà, per Inzaghi, stop e tocco arretrato per l'accorrente Seedorf che salta un paio di avversari e con un destro secco nell'angolino basso castiga per l'ennesima volta un'Udinese tutt'altro che "Cosmica".

11 giornata: risultati e classifica