lui lo aveva detto...

Quando lo dice il Mister c'e' da preoccuparsi. Di segnali ne aveva lanciati diversi da inizio preparazione. Troppi elementi in rosa, liverani ci manchera' e via discorrendo. Il tutto era stato offuscato da una sontuosa campagna acquisti, come non se ne vedeva da tempo. Ma alla squadra del mister manca qualcosa: non e' un centrale, non e' un esterno non e' una punta, ma manca un'anima. Anno scorso c'erano dei buoni giocatori, uniti, che correvano l'uno per l'altro e che davano a questa squadra un'anima e chiunque giocasse era a suo agio. Quest'anno ci sono tanti buoni giocatori, ma qualcosa manca. Ecco cosa ha detto oggi il mister, dichiarazioni passate in secondo piano ma secondo me di un'importanza incredibile per spiegare questo momento:
“Sono un po' preoccupato perchè la nuova Fiorentina non riesce a diventare squadra: neanche io so quanto valga questa squadra. Musi lunghi per ora non ne ho visti, ma certo è che esiste un problema di integrazione fra vecchi e nuovi giocatori. Chi ha conquistato il proprio orticello ha paura di perderlo. Il calcio è competitività. Non c’è niente di acquisito. Serve personalità per reggere il confronto. E’ questo il nostro limite. E’ questo l’ostacolo da abbattere per diventare grandi. Chi avrà carattere sarà premiato. Chi non lo ha, avrà il muso lungo. Sono mancati persone come Liverani e Ujfalusi; in ritiro erano assenti anche Jorgensen e Montolivo. Per diventare grandi è necessario che i giocatori siano in sintonia. E che si stimino. Solo allora arriveranno continuità, risultati ed entusiasmo”.
Stasera speravo fortemente di prenderne 4 o 5 (dopo il 3 a 0 ovviamente) per dare uno scossone e dare risalto a queste parole del mister almeno dentro allo spogliatoio. Il tracollo comunque c'e' stato, netto e deciso e lascera' un segno in questa difficilissima annata. 3 gol, zero tiri e zero azioni pericolose offensive, una serata imbarazzante, la peggiore dell'era Prandelli. Vediamo se in positivo o in negativo e questo lo vedremo gia' da sabato. Speriamo in bene e speriamo che queste signorine seguano il mister con umilta' e voglia di fare e lottare l'uno per l'altro. Alla fine dei conti il problema non e' Dainelli, Vargas, Zauri o Donadel, il problema e' che manca una squadra vera come eravamo abituati a vedere.