mercoledì, settembre 24, 2008

lui lo aveva detto...


Quando lo dice il Mister c'e' da preoccuparsi. Di segnali ne aveva lanciati diversi da inizio preparazione. Troppi elementi in rosa, liverani ci manchera' e via discorrendo. Il tutto era stato offuscato da una sontuosa campagna acquisti, come non se ne vedeva da tempo. Ma alla squadra del mister manca qualcosa: non e' un centrale, non e' un esterno non e' una punta, ma manca un'anima. Anno scorso c'erano dei buoni giocatori, uniti, che correvano l'uno per l'altro e che davano a questa squadra un'anima e chiunque giocasse era a suo agio. Quest'anno ci sono tanti buoni giocatori, ma qualcosa manca. Ecco cosa ha detto oggi il mister, dichiarazioni passate in secondo piano ma secondo me di un'importanza incredibile per spiegare questo momento:

“Sono un po' preoccupato perchè la nuova Fiorentina non riesce a diventare squadra: neanche io so quanto valga questa squadra. Musi lunghi per ora non ne ho visti, ma certo è che esiste un problema di integrazione fra vecchi e nuovi giocatori. Chi ha conquistato il proprio orticello ha paura di perderlo. Il calcio è competitività. Non c’è niente di acquisito. Serve personalità per reggere il confronto. E’ questo il nostro limite. E’ questo l’ostacolo da abbattere per diventare grandi. Chi avrà carattere sarà premiato. Chi non lo ha, avrà il muso lungo. Sono mancati persone come Liverani e Ujfalusi; in ritiro erano assenti anche Jorgensen e Montolivo. Per diventare grandi è necessario che i giocatori siano in sintonia. E che si stimino. Solo allora arriveranno continuità, risultati ed entusiasmo”.

Stasera speravo fortemente di prenderne 4 o 5 (dopo il 3 a 0 ovviamente) per dare uno scossone e dare risalto a queste parole del mister almeno dentro allo spogliatoio. Il tracollo comunque c'e' stato, netto e deciso e lascera' un segno in questa difficilissima annata. 3 gol, zero tiri e zero azioni pericolose offensive, una serata imbarazzante, la peggiore dell'era Prandelli. Vediamo se in positivo o in negativo e questo lo vedremo gia' da sabato. Speriamo in bene e speriamo che queste signorine seguano il mister con umilta' e voglia di fare e lottare l'uno per l'altro. Alla fine dei conti il problema non e' Dainelli, Vargas, Zauri o Donadel, il problema e' che manca una squadra vera come eravamo abituati a vedere.

martedì, settembre 23, 2008

STADIO TERMINALE

La bomba è stata lanciata orami da qualche giorno. I Della Valle hanno scoperto le loro carte e presentato sotto i riflettori dei mass media il loro progetto per quanto riguarda il nuovo stadio e la cittadella dello sport. Una mossa da grandi comunicatori, che conferma la grande ambizione dei fratelli Tod's, che con la Fiorentina vogliono davvero fare sul serio. Così pare. Ma la mossa dimostra innanzitutto una grande abilità "strategica", dato il particolare momento che vive la città di Firenze, e la sua amministrazione. Tra meno di un anno infatti si voterà per il rinnovo dell'Amministrazione cittadina, e la battaglia per la fascia tricolore è appena entrata nella sua fase più calda: candidati prestigiosi, nomi pesanti che vedono contrapposti i pezzi da 90 del centrosinistra: da Cioni, alla Lastri, da Pistelli a Renzi. Della VAlle ha praticamente messo in mano dei politici la responsabilità realizzativa del progetto, delegando totalmente a loro la responsabilità di successo o fallimento. Addirittura ha scaricato su di loro l'onere di trovargli il terreno sul quale costruire!?!? Di solito quando si presenta un progetto si ha almeno un terreno sotto i piedi sul quale provare a realizzarlo. Il progetto, è bellissimo, avveniristico, e porterebbe solo del bene alla città: rivalutazione di un area depressa, posti di lavoro, prestigio internazionale, nuovi capitali, ecc... ma le modalità con cui si stanno muovendo i Fratellini sono per certi versi discutibili. Ma le "responsabilità" non sono tutte loro. In un paese ridicolo come il nostro, fatto di favoritismi, disaffezione al bene comune, intrallazzi e mass media, si è quasi costretti a giocare l'arma del ricatto (mediatico). Ormai è difficile convincere un politico ad operare per il benessere generale, se non si riesce al contempo a evidenziare punti di interesse personali che possono derivare da quanto si intende realizzare. Della Valle ha puntato tutto sul giudizio pubblico dei fiorentini (soprattutto sui tifosi viola). Chi non farà di tutto per dare alla città un nuovo stadio è un politico "bruciato", può incominciare a cercarsi un lavoro! Certo la politica cittadina non deve occuparsi solo del nuovo stadio: ci sono altri importanti elementi da considerare a cominciare dal futuro del Franchi a totale carico delle casse comunali. Ma come abbiamo visto c'è un indotto grandissimo che ruota intorno al nuovo progetto Fiorentina. C'è chi lamenta che questa mossa rischia di far aumentare in modo esponenziale il valore del terreno ancora di proprietà di privati, visto che è chiaro che l'area che ha in mente Della Valle è quelal di Castello, ma tutto non si può avere. Forse questo era l'unico modo per muovere questa melassa che appesantisce ormai da troppo tempo la politica cittadina. Un merito i Della Valle ce l'hanno già: aver dato una scossa a questo corpo abnorme della politca fiorentina che da decenni vivacchia grazie alle ideologie della sua gente: in una sorta di stadio terminale!!!

lunedì, settembre 22, 2008

ALLA FIORENTINA GILA BENE

Una terza giornata davvero interessante, che restituisce al Campionato due grandi come Roma e Milan. La squadra di Spalletti è resuscitata all'Olimpico contro una Reggina che di più certo non poteva fare, mentre i Rossoneri hanno superato con un roboante 4-1 una Lazio, che al di là del punteggio finale, ha dimostrato di essere arrivata dove è per puro caso: squadra ben organizzata, veloce nelle ripartenze, seppur ancora non all'altezza delle grandi nelal fase difensiva. Zarate continua a segnare ma il vero gioiello della squadra di Rossi continua ad essere Pandev. Nel Milan molto bene Borriello (che sarà la vera sorpresa dei rossoneri in questo campionato), Gattuso, e Seedorf. In crescendo Pato e Kakà, quest'ultimo autore di un gol fantastico, e di qualche pericolosa accelerazione. Del resto quando il Diavolo trova squadre disposte a giocare e ceh non si arroccano nella propira metà campo, difficilmente sbaglia partita. Avrebbe sicuramente fatto più fatica a giocare con Lecce o Chievo. Vedremo adesso come Carletto riuscirà a dare continuità alla squadra che dovrà affrontare nel prossimo turno la Reggina.
L'Inter dal canto suo continua a vincere, sebbena anche stavolta abbia tutti gli episodi a proprio vantaggio: l'ennesimo autogol, e ben 2 legni colpiti dai granata nella ripresa. L'inter è certamente la squadra da battere, ma tutto le sta girando troppo bene. Molto bene anche Firoentina e Juventus, trascinate dai loro bomber: Gilardino non sbaglia un colpo (cross di SANTANA) mentre Amauri riesce a trasformare in oro ogni pallone che arriva dalle sue parti: da grande campione la cordinazione per la stoccata vincente. A Cagliari si sono rivisti in campo Marchionni (giocatore che sa dare sempre il suo importante contributo) e Tiago, parso in crescendo. Orami che il Portoghese è rimasto a Torino, Ranieri deve - secondo me - cercare in ogni modo di recuperarlo, come Mourinho sta facendo con Adriano. Vivere da separati in casa non ha senso. Riazzerare tutto e ripartire. Da sottolinerare poi le buone prove di Catania (che può essere la rivelazione di questo campioanto) e Palermo, con Bovo che realizza uno dei più bei gol della gioranta. Altre reti da applausi quelle di Maicon e di Aquilani. Mercoledì si torna di nuovo in campo, con la Fiorentina a Lazio, e la Juventus contro la squadra di Zenga.
Nulla è da dare per scontato, tranne la vittoria dell'Inter contro il Lecce a San Siro.