venerdì, maggio 05, 2006

I SOLITI SOSPETTI

Ancora intercettazioni telefoniche, ancora un'inchiesta che andrà a riempire pagine e pagine di giornali e bocche di giornalisti e tifosi da bar (che io prefeisco ai giornalisti!).
Il Campionato è alla fine, ci sono da giocare ancora 180 minuti decisivi per lo scudetto e la Champions e comunque vada, anche quest'anno la Juve non potrà uscirne con tutti gli onori. Il caso "telecom" che vede coinvolto il Lucianone nazionale, orami ha già convinto seppur in assenza di reato, che se la Juventus è lassù da quasi 68 giornate consecutive, è tutto merito di Pairetto e dei "pizzini" del ds bianconero. Ma qui ci stiamo comportando da ragazzini, che ancora una volta hanno trovato il modo, vecchio come il lavoro della gran parte delle vostre mamme, di ridurre tutto quanto accaduto sui campi da gioco a illazioni e a sospetti, non illegittimi, ma certamente parziali e che saranno saranno solo spunto per ulteriori strumentalizzazioni. Questa più di una deleggittimazione della dirigenza bianconera mi pare una deleggittimazione del gioco del calcio.... e a questo gioco al massacro non ci sto!!! Chiariamoci: non possiamo far finta che certe telefonate non ci siano state e che certe cose non siano state dette. Ma secondo me questo è solo uno schifoso gioco di lobbing!! Schifoso, ma non illecito. Che ci sia una sudditanza psicologica nei confronti della Vecchia Signora è innegabile, ma una cosa è essere sudditi e una cosa essere complici! Questo ai dati di oggi! Se poi da accertamenti si dovesse verificare il contrario sono pronto a dare pane al pane e vino al vino, comunque, anche nel peggiore dei casi, quello che accade fuori dal campo tra dirigenze e alcune frange arbitrali è una cosa, quello che accade nei 90 minuti è un'altra. Mi si dica in quali circotanze, un errore arbitrale ha condizionato in modo assoluto l'esito di una gara della Juventus (forse il rigore, poi sbagliato da Del Piero, contro il Parma!) ?! E ditemi se la squadra bianconera non ha mai subito un torto arbitrale nel corso dei due campionati passati. Una cosa è non estrarre un cartellino giallo, o un errore arbitrale, una cosa è dolo e malafede. Non credo convenga a un arbitro favorire palesemente una squadra, seppur vestita a strisce, davanti a telecamere, moviole e lapidazioni popolari.
Moggi è certamente un Ds molto disinvolto. Lavora per una squadra molto prestigiosa e sfrutta al massimo questo prestigio. Ma ripeto, tra lobbing e corruzione c'è una bella differenza! Quello che nel calcio, a mio modesto parere, può veramente cambiare i risultati è la combine tra le squadre, tra i calciatori e le società, non certo tra dirigenti e designatori arbitrali. Con questo non giustifico niente, anzi, se si pensano normative che rendano illeciti certi atteggiamenti sono il primo ad essere favorevole, ma per favore, non caschiamo nel tranello che tutto quello che accade sul manto verde la domenica sia tutto una grande fiction... se così fosse anche il nostro infinito amore non avrebbe davvero più senso. Ogni commento che vede in questo articolo un giudizio da puro "gobbo" è la dimostrazione di quanto detto sopra...
Se c'è una cosa che sul calcio non funziona secondo me rigurda più il "caso Gea" o il "sistema" calcio e non queste intercettazioni telefoniche che sono solo una parte già conosciuta di una trama di rapporti tipicamente italici che anche nel mondo di Oronzo Canà la fanno da padrone! Adesso devo proprio andare... suona il telefono...
ROSE: "Pronto?"
Mister X: "Sì, pronto...sono Lucian...ehm...sono io"
ROSE: "Dimmi tutto..."
Mister X: "Hai scritto quello che ti avevo detto?!"
ROSE: "Non ti preoccupare ho fatto tutto... lo sto giusto pubblicando adesso..."

domenica, aprile 30, 2006

Si tifa per amore (infinito!) di una maglia viola che sta giocando ora

Ancora due. Ancora due giornate alla fine. Ancora due punti di vantaggio sulla Roma. Ancora due conventions a Roma. Il calcio, e non solo, è fatto di questo: appuntamenti con un destino che potrebbero cambiare tante cose nella vita. Domenica questo destino indosserà la maglia amaranto e probabilmente aiuterà, non avendo più nulla da chiedere ai ragazzi della Reggina, Prandelli e la Fiorentina a continuare ad inseguire un sogno! Infatti la squadra di Mazzarri oggi ha certamente vissuto uno dei momenti più belli della sua storia calcistica: ha raggiunto la matematica salvezza non solo vincendo il derby d'Africa ma mandando in B proprio l'altra parte dello stetto, l'eterna rivale, il Messina, che raggiunge così Lecce e Treviso nella serie cadetta. Non oso immaginare la goduria infinita nell'esibire sotto il naso dei messinesi lo striscione gigante con la B giallorossa stesa a fine gara da tutta la curva. Certamente i tifosi giallorossi che sapevano leggere non hanno certo vissuto un bel momento!!! Insomma una Reggina che verrà a Firenze senza troppe pretese ad affrontare una Fiorentina sconfitta sì oggi a Palermo, ma che forse, proprio per lo scampato pericolo visto l'ennesimo clamoroso pareggio della Roma, potrà trovare fiducia e stimoli aggiuntivi che andranno certo ad aggiungersi all'entusiasmo di tutto il Franchi. Peccato davvero per quanto visto a Palermo. La Fiorentina, dove Lobont è comunque risultato tra i migliori, avrebbe potuto portare a casa almeno un punticino. Toni ha colpito una clamorosa traversa e ha subito un placcaggio che certo avrebbe meritato la massima punizione (naturalmente il rigore sarebbe stato sbagliato: vi immaginate Toni di questi tempi che calcia alla favorita sotto una bordata di fischi....). Naturalmente si fa per dire... Però le conclusioni sbagliate dai giocatori viola sono state non poche: su tutte il mancato colpo di testa di Bojinov e un tiro completamente da dimenticare di Jimenez.
La Roma, come detto, ha perso una ghiotta occasione (sbagliando anche un rigore), ma ha certamente dato vita, con il Chievo, alla partita più bella della giornata: otto reti bellissime, grazie anche a difese ballerine, e una partita che ha vissuto di grandi emozioni e di ribaltamenti continui di campo e di punteggio. Gli ultimi 180 minuti, ma molto di più gli ultimi 90 (visto gli impegni relativamente facili di settimana prossima), diranno davvero chi si meriterà di lottare per un posto per la Champions. Intanto anche la Lazio stacca il suo biglietto per l'Europa. La squadra di Lotito, che ha vinto la sua personale battaglia con i Tifosis della Nord, è una delle grandi sorprese positive, insieme ad Ascoli e Chievo, di questo campionato. Delio Rossi, come Prandelli ha saputo ricavare dal gruppo un valore aggiunto alle qualità dei singoli a sua disposizione. Di Canio è stato, nel bene e nel male l'anima e la bandiera dei biancocelesti e anche oggi davanti al suo pubblico, ha dato un importante contributo, anche tecnico, alla causa. Speriamo di vederlo anche il prossimo anno sotto la curva con il braccio teso!!
Davanti la Juve archivia la pratica Siena in soli 10 minuti. Ogni illazione a riguardo della Signora (specie per chi non ha visto la partita) è dovuta essendo diventata anche questa una delle tante nostre "mode" italiche, che hanno fatto, tra l'altro, del 25 aprile la festa della divisione dell'Italia e del il 1° maggio la festa degli scioperanti con le bandiere rosse in mano. Il Milan, con un Inzaghi che parla già tedesco, non perde un colpo costringendo Del Piero e compagni a tenere sempre alta la concentrazione fino al fischio finale dell'ultima giornata. Questa sofferenza è, per me, benvenuta per i tifosi bianconeri, che spero torneranno ad esultare per uno scudetto troppe volte dato come risultato dovuto e per il quale non valeva neanche più la pena festeggiare.
Ma veniamo ai gol più belli della giornata. Podio ad honorem naturalmente a Materazzi che ha voluto ricordare a tutto il popolo nerazzurro che al peggio non c'è mai fine, e che quindi anche per la Coppa Italia non ci si deve aspettare più di tanto. Cazzate a parte... (e non mi riferivo alla Convention!!), veniamo ai gol voluti. Al terzo posto il primo gol di Inzaghi, che al volo raccoglie un perfetto cross dalla sinistra di Jankuloski e trafigge per la prima volta in questa partita un pur bravo Amelia. Pippo c'è e si vede e certo anche in Germania potrà dire la sua. Negli ultimi 10 metri il numero 9 del Milan è certamente l'attaccante italiano più imprevedibile (anche per se stesso) e pericoloso (per gli altri) di tutti!! Al secondo posto ho deciso di mettere il colpo di testa di De Rossi, che con una grande torsione valorizza al massimo l'angolo battuto dalla destra da Taddei, anche lui autore di una bellissima rete. Al primo posto il gran destro di Dacourt, sempre in Chievo-Roma. Il giocatore di colore controlla con un pò di difficoltà la sfera ai 20 metri, e anticipando l'intervento di un difensore gialloblu lascia partire, seppur non in perfetta cordinazione, un destro a scendere che data la sua parabola velenosa, non lascia scampo all'estremo difensore del Chievo che può solo guardare il pallone infilarsi sotto l'incrocio dei pali. Un gol pesantissimo che riporta le 2 squadre ancora una volta in parità e i tifosi viola ancora a sperare!!!