giovedì, marzo 23, 2006

Fiorentina: a Cagliari un sardo in avanti!

C'era grande attesa per il macht di Cagliari. Non solo per la posta in palio ma anche per questa atipica "formula" dei 61 minuti che restavano da giocare. Un ora in cui le due squadre avrebbero potuto giocare a ritmi solitamente più alti dovendo diluire le forze in 61 minuti anzichè 90: Ritmo gara = F/61 > F/90. Ma così non è stato. Poche le occasioni da rete e ancora minori i tiri nello specchio della porta. Tutta la gara è focalizzata sull'episodio del calcio di rigore. Toni è atterrato in area e l'arbitro decreta l'estrema punizione dagli undici metri. Il capocannoniere si porta sul dischetto, e la tensione tra i 5.ooo presenti (ma che si giocava al Delle Alpi?!) sale al massimo. Parte Toni.... tiro rasoterra...centrale e lento... Chimenti sceglie di andare a destra, ma con il suo 45 di piede tocca il pallone che si carica di uno strano effetto e termina altrettanto lentamente la sua corsa in calcio d'angolo. Nei restanti 50 minuti poco da raccontare. Alla fine mister Prandelli difende il suo Bomber ma preannuncia che per un pò, per tutelare la tranquillità del giocatore, il rigorista sarà un altro tra Fiore e Jimenez, o forse Bojinov, sempre che si trovi in campo. Anche il designatore degli arbitri condivide le preoccupazioni di Cesarone e preannuncia che per tutelare la tranquillità del centravanti della Nazionale, farà in modo che la Fiorentina non debba più calciare un rigore.
Pesantissimi poi alcuni cartellini gialli: Prandelli si dice preoccupato, in vista della partita di sabato, per la squalifica di Donadel. Ancelotti si dice preoccupato per la squalifiche di Dainelli e di Di Loreto. Intanto anche Della Valle rilascia importanti dichiarazioni. Il Patron della Tod's ha intenzione di fare le scarpe alla Roma e per questo chiede al suo gruppo di dare il massimo nelle poche partite che restano, invitando i giocatori ad un ulteriore impegno negli allenamenti, anche a costo di andare un pò meno in Confindustria!! A conti fatti comunque la squadra Viola guadagna un altro punto sulla Roma e forse non è proprio una partita da dimenticare... La Roma intanto a Palermo si perde in un "campo d'acqua" incassando un'altra, comunque rimediabile, sconfitta. L'Udinese invece rispetta perfettamente il pronostico del match pur rischiando di pareggiare proprio all'ultimo secondo. A Mediaset intanto si sta per chiudere un altro importante contratto televisivo per il digitale terrestre: ormai fatta per l'acquisizione dei diritti Tv della Rondinella Football Club!!....
Ragazzi, questa erba gatta è davvero fantastica!!

mercoledì, marzo 22, 2006

Mediaset colpisce ancora


Alle 12.45 di stanotte attendo l'odierno appuntamento con StudioSport. In studio c'e' Monica Vanali, "bene, brava!" penso, e mi accingo ad ascoltare impassibile i soliti servizi sulle strisciate. In sottofondo sento rimbombare le solite parole: 'triade' 'allenatore vincente' 'il caro carletto riconfermato' 'anche Billy e Paolo resteranno in questa grande famiglia' 'i mali di Adriano' e cosi' via, le solite cose si sempre insomma. Chiusa l'introduzione di rito, mi riconcentro e aspetto il servizio di Franco Ligas sulle caviglie di Toni. Ma succede l'imprevedibile, almeno per me che non conosco il mestiere del giornalista: una cotonatissima Rossella Sensi spunta sullo sfondo della Vanali. L'AD della Roma mi ricorda oggi piu' che mai quella Cristina Pagniacci di Oliver Stone che prende in mano gli Sharks di Miami, e da donna avvenente qual e' tratta il football come una qualsiasi altra forma di Businnes scordandosi dell'amore per lo sport.
Gia' la sola assenza di Toni&co. come quarto servizio mi aveva innervosito non poco, ma poi parte la notizia: la Roma si accorda con Mediaset per 65 milioni annui, 2 anni piu' l'opzione per il terzo. Compare allora un lampadatissimo Piersilvio, a ricordarci come il colosso di Cologno Monzese stia per accordarsi anche con Lazio e Messina. In un tam tam di battute la Roma viene de facto collocata come quarta forza del calcio italiano, battuta ripresa piu' volte dai due giovani rampanti. StudioSport continua: 'domani l'importantissima semifinale tra Roma e Palermo' e via con un servizio su Totti (e quanto e' bravo e bello Totti) Spalletti e l'onesta' di De Rossi. A seguire vediamo cosa succede in casa Palermo: sembra un servizio su una squadra Bielorussa. Zamparini ridicolizzato perche' nel '99 esonero' Spalletti per 2 volte in una stagione, battute a ripetizione su Papadopulo e sulla pessima gestione societaria di MZ. Arriva il momento di Cagliari Fiorentina: ovviamente prima il servizio sul Cagliari, con 'gufate' continue sulla partita di oggi e su quanto sia forte il tridente cagliaritano. Poco meno di un minuto viene lasciato al povero Ligas per sbrodolare la probabile formazione viola nello spareggio di oggi.
Ogni commento su questo tg sportivo lo lascio a voi, anche se sembra ben evidente il messaggio (non tanto) subliminale che lasciava trapelare.
Certo e' che quanto ricordato nell'ultima puntata del Processo dal buon Biscardi, unica voce ormai in tv di Zamparini e Della Valle (con chi ce l'hanno il contratto Palermo e Fiorentina?) e' rimasta solo una flebile speranza: "andate avanti nella vostra battaglia, questo calcio deve cambiare! Basta con lo strabotere delle botenti! vogliamo un calcio biu' bulito!" e poi via con la moviola in campo, ma su questo lasciamo perdere. Come lasciamo perdere quell'uomo triste che e' Franco Melli, porta bandiera della squadra capitolina che ricorda che la Fiorentina e' lassu' solo per i favori arbitrali elargiti durante questa stagione.
Questo e' il calcio di oggi, il calcio in Italia, dove viene deciso a tavolino chi sara' il portabandiera in Champions (e gli altri giu' a morire in coppa Uefa con squadre che hanno il doppio se non il triplo degli introiti), dove chi non sta con chi comanda viene fatto fuori. Certo che sarebbe davvero bello fare uno sgambetto ai potenti mettendosi sulla scia delle strisciate al posto della predestinata Roma, ma in molti non sono d'accordo: data e orario dello spareggio di oggi ne sono una riprova piu' che evidente anche per chi non volgia vedere complotti da per tutto. Purtroppo noi non siamo nei piani di chi comanda, e questo e' evidente. Se non altro, se come sembra, il 9 Aprile vincera' l'Ulivo, forse ci sara' qualcosa con cui consolarsi, almeno dal punto di vista clacistico.

lunedì, marzo 20, 2006

Un Angelo Azzurro

In un campionato che ha qualcosa da dire solo sul quarto e il terz'ultimo posto i gesti tecnici dei singoli sono una vera manna dal cielo prima dei quarti di Champions. Non che Roma e Fiorentina non stiano rendendo avvincente questa fase finale del campionato, ma certamente questo calcio ha bisogno di formule nuove se non si vuole nel tempo ridurlo a un campionato a 3/4 squadre invece che ha 20. La Fiorentina, come già ricordato dal Mostro, ha portato a casa 3 punti importanti contro un Ascoli ordinato nella fase difensiva e sprecone in quella offensiva. La rivoluzione tattica di Prandelli e la superiorità numerica del secondo tempo hanno reso tutto più facile, anche perchè la giornata di grazia di Fiore (per il dispiacere di Zeno) ha permesso alla squadra di casa di trovare i tempi e gli spazi giusti tra le maglie gialle degli bravi ragazzi di Giampaolo. La Roma, dal canto suo, si prende tutta la posta in palio nel posticipo serale con una partita non bellissima ma che ha offerto nella fase realizzativa importanti gesti tecnici: molto belli infatti i gol di Perrotta e del "bomber" Mancini. Le 3 davanti continuano nella loro micidiale e quasi noiosa marcia trionfale. Spietati Trezeguet e Shevchenko che continuano nella loro personale rincorsa al sempre decisivo Toni. Importantissime poi le vittorie di Empoli e Palermo che possono ancora riscrivere il giudizio definitivo sul loro campionato. E proprio queste due squadre ci introducano ai gol più belli della settimana. Stupendo il gol di Mutarelli che con uno spettacolare tiro di controbalzo sblocca il risultato a Marassi. Il suo destro dai 18 metri è un vero proiettile che trova l'incrocio dei pali alla sinistra di Antonioli. Sarà poi il solito Di Michele (che merita una maglia azzurra molto più di Iaquinta) a chiudere il match con un bel destro a girare. Al secondo posto della nostra classifica lo strepitoso gol di Tavano, a quota 15 nella classifica marcatori. Il furetto azzurro recupera palla ai 25 metri; supera con uno scatto secco due difensori calabresi e fulmina con un sinistro forte e preciso un Pellizzoli ancora frastornato. La terza marcatura della nostra classifica (per il gradino più basso del podio) ci porta sul manto erboso di San Siro. Il quinto gol stagionale di Figo, sempre presente tra gli 11 titolari mandati in campo da Mancini, è una sintesi della classe cristallina, seppur un pò stagionata, del numero 7 portoghese. Cross con il contagiri del rispolverato Recoba, stop a seguire dell'esterno nerazzurro che mette fuori tempo Zauri e sinistro violento e preciso che batte un immenso Peruzzi. Applausi. Ma proprio Peruzzi è il vero protagonista di questa gioranta di campionato. La partita dell'Angelo azzurro mette in evidenza tutti i talenti del 36enne portierone romano. Gli interventi sui tiri di Wome e Recoba (la parata a terra a mano aperta sul tiro del Cino è la cosa più bella della domenica!!) non solo gli regalano la palma del migliore in campo, ma gli garantiscano un posto sicuro per Germania 2006. Ma non è il solo "vecchietto" alla riscossa. Da applausi anche la parata d'istinto di Fontana su Bogdani e un paio di interventi di un rinato Francesco Toldo. Forse tra i pensieri di Lippi c'è un piccolo posto anche per lui...

Menomale! Ma ora e' dura...


Una partita difficile da subito, con la squadra del duo Giampaolo-Silva che tanto assomiglia al duo Graziani-Magrini del Cervia che copre ogni spazio possible e non si vergogna a far volare la palla. Alla prima palla l'Ascoli castiga Lobont, inperoso fino a quel momento. Nella ripresa dopo il pareggio fortunoso di Brocchi e almeno 3 palle gol regalate all'Ascoli, la squadra viola riesce ad avere ragione dell'Ascoli, miglior squadra dalla zona Uefa in giu' vista a Firenze. Bravo Prandelli a fare i cambi giusti, bravo Fiore finalmente ai suoi livelli. Molto male gli esterni in fase difensiva, sbagliando sempre le diagonali e facendo sfigurare a occhi inesperti i 2 centrali di difesa. Ancora una volta va tutto bene, grazie anche a Comotto che restituisce il favore alla citta' che lo ha rilanciato quando ancora si era in serie B.
L'esempio opposto alla squadra viola e' la samp, squadra dal buon calcio a cui va tutto male e ormai quasi tagliata fuori dalla corsa Uefa, che vede coinvolte Chievo Livorno Palermo e Lazio per un posto alle spalle di una tra Roma e Fiorentina. La bagarre e' accesissima in zona retrocessione, tutti in lotta per l'ultimo posto, con l'Empoli dell'improbabile Cagni de-baffato che aggancia la strapazzata Udinese. La squadra di Sensini ormai sta colando a picco e sembra ricalcare il cammino del campionato scorso della Fiorentina, in caduta libera da meta' stagione dopo i grandi proclami inziaili, riprova di cosa significa sbagliare o non essere convinti dell'allenatore a inzio stagione.
Mentre i giornalisti si affannano a trovare un motivo al triste campionato delle strisciate nella lotta per il secondo posto, la Fiorentina e la Roma si lanciano alla corsa finale. Ormai mancano poche giornate alla fine, entrambe hanno un calendario non facile che prevede l'immancabile scorntro diretto tra 15 giorni, entrambe sono falcidiate dagli infortuni, entrambe hanno due bravi tecnici e due tifoserie entusuaste.
Tutto dipendera' dal recupero di mercoledi, con il quale la fiorentina potrebbe portarsi a +4 sui giallorossi e affrontare lo scontro-spareggio con relativa tranquillita'. Comincia adesso il mese verita', al termine del quale sapremo se ce la potremo giocare fino all'ultimo oppure se dovemo accontentarci della povera Uefa. Intanto mancano 8 (9) giornate e siamo sempre li' a lottarcela a pochi punti dalle strisciate. E chi l'avrebbe detto?

domenica, marzo 19, 2006

Il nostro calcio visto da oltremanica

Questo è un'articolo uscito su un quotidiano in settimana.L'ho tradotto veloce perchè non ho molto tempo. Lascio a voi il giudizio. L'articolo porta la firma di Guillem Belague.

"...La Juve non riempie il suo stadio, in parte perchè è più una squadra italiana piuttosto che di Torino, cosicchè molti dei suoi tifosi la guardano in tv dalle loro case sparpagliate attraverso il paese. Il club rappresenta cosa l'Italia vuole essere - laborioso, arrogante, efficente, senza spazio per la fantasia - . E la squadra di Fabio Capello è fedele a questo. Il Milan è sempre stata la squadra della classe operaia, nonostante il fatto che dagli anni 50 hanno avuto un milionario alla giuda del team che pagasse per i loro stravaganti giocatori. Adesso hanno Berlusconi, il loro prototipo: impertinente, divertente e ottimista. L'Inter, nata dal sogno delle classe media, è anch'essa piena di soldi, ma come sempre sono mal spesi. L'Inter è il club del pessimismo e dei pessimisti, sempre nel dubbio e sempre eleganti nella sconfitta, in parte perchè questa avviene regolarmente."

Ciao ciao.