venerdì, gennaio 27, 2006

Eppur si gioca....



Seppur nell'indifferenza generale in questi giorni di gelo è neve si è giocato a calcio. Sono andati infatti in scena gli ottavi di Coppa Italia, competizione ormai attesa con trepidazione solamente dalle riserve delle grandi squadre. Stadi Deserti, campi spesso indegni di questo nome, condizioni climatiche proibitive e consumo di energie quasi inutile... tutto per qualche introito televisivo e un film in meno sulla Rai. Ne vale davvero la pena?
Purtroppo la nostra Coppa Italia non ha niente a che vedere con la Coppa del Re o la "Coppa d'Inghilterra" (FA Cup). Del resto la crisi di pubblico negli stadi riguarda soprattutto il nostro paese dove il rapporto qualità prezzo sta raggiungendo veramente livelli ridicoli. Gli impianti non sono poi al passo con i tempi: pochissimi gli stadi totalmente coperti e le curve al ridosso del campo in perfetto stile Marassi. Un tempo almeno chi vinceva la Coppa Italia aveva accesso alla Coppa Coppe, adesso ti regalano solamente un "bersaglio" tricolore da cucire sulla maglia. Sicuramente è una competizone che va assolutamente ripensata e rimodernizzata: potrebbe infatti diventare un ottimo contesto nel quale sperimentare cose nuove (time out, moviola in campo, tre calci d'angolo un rigore... ecc) o destinare completamente al calcio professionistico delle categorie inferiori. Una cosa è certa: occorrono idee nuove per restituire un pò di divertimento ad una manifestazione che non riesce davvero più ad entusiasmare nessuno e dove solo la finale o un derby riescono a regalare un pò di brio.

martedì, gennaio 24, 2006

"Paredes...Paredes...per il vantaggio della Reggina!"

Non potevamo iniziare queto nostro articolo senza una delle più classiche citazioni di "Tutto il calcio minuto per minuto" del mitico Tonino Raffa per introdurci ai gol più belli di questa prima giornata del nuovo anno.
E' infatti il velenossissimo colpo di tacco del giocatore di Reggio a sbloccare il risultato contro la squadra di Novellino. Un colpo di tacco che imprime alla palla uno strano effetto e che batte un esterefatto Antonioli. Sarà poi Nick Amoruso, eterna promessa del calcio italiano, a regalare a Mazzarri 3 punti importantissimi che portano la squadra dello stretto al 13° posto in campionato.
Altrettanto spettacolare, ma molto meno incisivo sul risultato finale del match, è il gran destro di Almiron che batte da 30 metri un rientrante e inoperoso Buffon. Il centrocampista empolese, al centro di alcune importanti trattative di mercato, anche con la squadra viola, non è nuovo a queste prodezze e il suo bolide centra perfettamente il sette della porta bianconera. La reazione della squadra di Capello trova non pochi ostacoli, ma è grazie ad un ragazzo che risponde al nome di Fabio Cannavaro (sempre presente in tutte le partite di questo campionato) scaricato dall'Inter di Moratti, che la Juve riesce a conservare, in vista degli scontri diretti, gli 8 punti sulla prima inseguitrice. L'Inter dal canto suo pare aver trovato il ritmo giusto, che guarda caso è arrivato quando il tecnico ha schiertato per più di 3 volte una formazione con pochissimi cambiamenti: le gerarchie, seppur in un clima di tuor nover danno certo più tranquillità e fiducia a chi scende in campo. Questo Mancini pare averlo capito, e anche Pizzarro!!, e ne sta raccogliendo i frutti. Al primo posto il secondo gol di Toni. Un gol che sugella una prestazione maiuscola, con una doppietta e due traverse che fanno del bomber viola il capocannoniere non solo di questo campionato ma il miglior realizzatore d'Europa. Il suo destro al giro non lascia scampo ad un pur bravo Storari, che anche in questa circostanza era riuscito a toccare il pallone. Buona anche la prestazione di Pazzini, che corre tantissimo, offre buone sponde e lotta, senza mai perdere un pallone, per tutta la partita. Sugli scudi anche Pazienza e Brocchi che giocano una partita di grande quantità in mezzo al campo. Anche Pancaro non sfigura, specie nella fase difensiva, mentre a Fiore non possiamo non avanzare una pesante critica: quella di aver scelto ad inizio anno un numero di maglia per lui davvero troppo impegnativo. E pensare che quel 10 è stato sulle spalle di Antonioni, Baggio e Rui Costa...

domenica, gennaio 22, 2006

E la crisi dov'e'?


Bello. Si e' rivista a tratti la stessa squadra di inzio campionato, brillante, fresca atleticamente e con movimenti in attacco da grande squadra. Qualche lacuna in difesa a dir la verita', ma nel secondo tempo con la tranquillita' acquisita nessuna sbavatura e un Kroldrup gia' in forma campionato, attento e diligente, anche se andra' rivisto con attaccanti veri. Di Toni che dire, splendido e in una forma smagliante, ma lo si era gia' visto mercoledi' in mezzo al grigiore generale. Il Messina e' ben poca cosa, bisogna ammetterlo, ma il calcio e' strano e dopo tutti quei gol sbagliati e quelle palle che non volevano entrare, a chi non e' venuto in mente che poteva essere una partita maledetta e l'inizio vero di una crisi dietro l'angolo. La squadra c'e', sara' dura gia' da domenica prossima (un peggiore momento per andare a Udine non c'era, bisogna solo sperare che non esonerino Cosmi...), ma a vedere da questa reazione di orgoglio si puo' sperare che ci si possa giocare fino in fondo con la Roma, ad oggi davvero straripante con le 5 vittorie consecutive.
Per il resto del nostro campionato, la bagarre nella zona destra si fa sempre piu' accesa, con lecce e treviso staccate di 5 punti e con almento 6/7 squadre coinvolte per il terz'ultimo posto. Il Chievo e il Livorno cominciano (finalmente) a perdere colpi, ma se Palermo e Udinese continuano cosi' se la potranno giocare per l'ultimo posto in coppa Uefa, considerando Roma e Fiorentina per il primo e secondo posto e Samp subito dietro. L'altro campionato e' diventato persino fastidioso da commentare. Che si divertano, e contenti loro. Intanto ci si diverte anche noi!