lunedì, luglio 17, 2006

In un clima surreale, si gioca...


A Folgaria anche quest'anno. Per preparare la champions o la prima di campionato con l'Albinoleffe di mister Mondonico ancora non si sa. Ma siamo sempre li', con il mister che respira aria di casa e che consoce a memoria tutti i sentieri e le distanze da far percorrere ai giocatori, con una squadra di bravi ragazzi (per essere calciatori si intende e paragonati a certe teste calde di azzurro vestite...) che ascolta ogni parola detta dal mister come dall'ultimo tifoso con la stessa attenzione. Con tanti tifosi scoraggiati e sconcertati che cercano di farsi coraggio con qualche birra di troppo o con qualche battuta scambiati con gli autoctoni, per poi riversare del bounumore costruito sui giocatori piu' mogi. In questo clima surreale, si gioca. C'e' Rigano', immobile, un pacciani in un dopo-pranzo pasquale avrebbe fatto piu' movimento e tenuto meglio la palla (considerati anche gli avversari); mutu, santana che si scambiano non appena liverani lo comanda, donadel e blasi gia' a percorrere Km anche se non serve a nulla. Lobont, osannato a ogni palla toccata. Pazienza, insieme a Dainelli e gli altri della quarta miglior difesa dello scorso campionato. Poi arrivano i neri, Reginaldo e Do Prado, e allora ci si diverte di piu': numeri, tunnel e gol a raffica, mentre invece la squadra del primo tempo sembra accusare un po' di piu' quei 1500 metri ripetuti anche 10 volti alla massima velocita' ogni giorno, con Rigano' che si ferma a ogni barroccino lungo il percorso... Ma l'impressione che si ha e' quella di una squadra forte, solida e compatta, coperta in ogni ruolo da 2 forse 3 valide alternative, e con un gioco gia' definito: ogni palla deve passare da Liverani o dal vice Montolivo ( sembra una regola!) per poi arrivare agli esterni (quest'anno davvero esterni!) e poi giu' palloni per un signore che per ora si limita a mandare improbabili messaggini dalle coste asiatiche ("com'e'?"), ma che se giocasse in questa squadra coostruita intorno a lui segnerebbe 40 gol in un anno...

Poi c'e' il dopo partita. Alcuni capi della cuirva si fanno sentire: "Do Prado, icche ttu fai cosi' triste? ridi, ridi iobono airmeno ti si vede!" e poi a seguire "Martino (riferito a Jorgensen), ti saluta la su mamma (di un altro tifoso)!" e Martino " Ah davvero? e come sta?" al che l'altro tifoso non ci sta "eh no Martino, la mamma la un si tocca orca maXX', semmai ti do la mi sorella se tu vuoi... ma la mamma no!". Poi dopo che Ripa consegna le maglie di allenamento di tutta la squadra ("raazzi, per me si puo' andare... anche quest'anno c'ho i' cimelio! Brao Ripa, tu ssei staho di parola stavorta...") l'urlo rivolto verso i pulmini bianchi: "Ooh! non si molla eh?! capiho?? un si molla mai...! anche perche' chi molla lo vengo a ricercare... c'ho le magline, io vi fiuto l'odore e vi rincorro dappertutto!". Poi arriva il mister e si capisce guardandolo in faccia quanto e' tesa l'atmosfera. Proviamo a incoraggiarlo, ci facciamo una foto con lui ma il sorriso non e' quello di Verona, dello scorso 14 Maggio.
Ma intanto Firenze come nessuno dei campeggiatori ultra 70nni di Folgaria ci sta. Nessuno questa volta ci sta a piegarsi al volere di signorotti gaudenti che sfoggiano improbabili sciarpe bianche sul palco di Berlino, mentre decidono le sorti di squadre e tifosi senza far leva sulle prove ma solo sulla tesi accusatoria di 3 carabinieri e di un giornale innominabile di colore rosa. Signori che forse ancora non hanno capito che questa volta Firenze e i fiorentini non staranno a guardare come le altre innumerevoli volte che Firenze e' stata bistrattata mentre Roma e' stata salvata. Questa volta e' davvero troppo, dice Firenze. Basta, si scrive sul campo di coverciano mentre si toglie (speriamo per sempre) la bandiera della federazione dei romani dal pennone del campo.
Ma nonostante tutto siamo sempre li' a urlare ai nostri giocatori e a chiedergli una maglina da mettere tra i "cimeli", purche' sia di colore viola. Perche' una cosa e' il calcio italiano, un'altra e' l'amore al giglio e al colore viola: e stavolta sono sicuro che non ci faremo piegare come vorrebbero che fosse perche ormai hanno deciso cosi'. Firenze sapra' combattere, purche' si smetta di fare popopo sotto i baffi ripensando a materazzi e grosso e si inizi a pensare solo a Corvino Prandelli Della Valle e Firenze.