THE PURPLE SUBMARINE By EL PUNTERO
Tempo da lupi ieri sera a Firenze e i lupi li abbiamo visti veramente in quel dell’Artemio Franchi, affamati più che mai e vogliosi di divorare la tenera carne dei porcellini d’oltremanica.
La formazione studiata da Prandelli lascia poco spazio all’immaginazione, si poteva e si doveva vincere.
E’ subito fiorentina, o meglio è solo Fiorentina per i 96 minuti di gioco. Jorghensen più che un pilastro è un grattacielo, nel primo tempo Bobone spreca l’impossibile, come mai avrebbe fatto quando ancora non era in pensione.
C’è bel gioco, grinta e forza, particolari che certo non hanno contraddistinto gli avversari, forse ancora distratti dalle tante bellezze ammirate, così superPrando fa quel che vuole, come se giocasse una partitella contro la Dinamo Serpiolle.
Così dopo svariati tentativi Big Kuz fa quello che sa fare bene, tirare da lontano! E cosi con un bel piattone di giustezza pizzica l’angolino basso. 1 a 0.
Il gol esalta ancor di più le capacità offensive dei gigliati che non si lasciano ancora incantare da questo meraviglioso sogno, e così una palombella magica di Jorghensen pescano un ritrovato Montolivo che si ricorda di quando sapeva giocare a calcio, così con un collaccio pieno porta tutta Firenze nel favoloso mondo delle meraviglie. 2 a 0
Santana allo scadere fa un po’ il fenomeno e non vede il Pazzo solo in mezzo all’area e decide di inventarsi un esterno che sì fa la barba al palo ma con un po’ più di freddezza avrebbe permesso ai viola di strappare subito il biglietto per i quarti, ma si sa che la dietrologia la fanno solo gli interisti, per cui va bene anche così.
Un ottimo 2 a zero che ci permettono di andare a Liverpool con più tranquillità ma senza fidarsi troppo, perché l’aria inglese è difficile da digerire e non sarà una gara facile, con l’Everton che si giocherà la sua finale.
Per il resto, ormai è delirio, gente ignuda, cori, canti, balli, frizzi e lazzi, che neanche alla sagra dì granocchio a Campi s’è mai vista gente così di fori.
Ora più che mai risuonarono vere certe parole, TUTTI A LIVERPOOL….
AVE CAESAR.
La formazione studiata da Prandelli lascia poco spazio all’immaginazione, si poteva e si doveva vincere.
E’ subito fiorentina, o meglio è solo Fiorentina per i 96 minuti di gioco. Jorghensen più che un pilastro è un grattacielo, nel primo tempo Bobone spreca l’impossibile, come mai avrebbe fatto quando ancora non era in pensione.

Così dopo svariati tentativi Big Kuz fa quello che sa fare bene, tirare da lontano! E cosi con un bel piattone di giustezza pizzica l’angolino basso. 1 a 0.
Il gol esalta ancor di più le capacità offensive dei gigliati che non si lasciano ancora incantare da questo meraviglioso sogno, e così una palombella magica di Jorghensen pescano un ritrovato Montolivo che si ricorda di quando sapeva giocare a calcio, così con un collaccio pieno porta tutta Firenze nel favoloso mondo delle meraviglie. 2 a 0
Santana allo scadere fa un po’ il fenomeno e non vede il Pazzo solo in mezzo all’area e decide di inventarsi un esterno che sì fa la barba al palo ma con un po’ più di freddezza avrebbe permesso ai viola di strappare subito il biglietto per i quarti, ma si sa che la dietrologia la fanno solo gli interisti, per cui va bene anche così.
Un ottimo 2 a zero che ci permettono di andare a Liverpool con più tranquillità ma senza fidarsi troppo, perché l’aria inglese è difficile da digerire e non sarà una gara facile, con l’Everton che si giocherà la sua finale.
Per il resto, ormai è delirio, gente ignuda, cori, canti, balli, frizzi e lazzi, che neanche alla sagra dì granocchio a Campi s’è mai vista gente così di fori.
Ora più che mai risuonarono vere certe parole, TUTTI A LIVERPOOL….
AVE CAESAR.