mercoledì, dicembre 28, 2005

Ronaldinho per Natale ha chiesto un Toni

Mentre la Juve fa mambassa di soldi con i diritti TV, è il calcio mercato ha tenere banco in questi giorni natalizi fatti di letterine, letteronze e regali.
Pare infatti che molto presto due talenti del calcio italiano stiano preparando le valige per deliziare con le loro giocate i più caldi campi della Liga spagnola. E mentre per il trasferimento di Cassano al Real manca solo l'ufficilaità di un accordo ormai fatto, ecco che le indiscezioni che giungono da Barcellona mettono già in crisi i progetti a lunga scadenza dei Della Valle che già avranno il loro da fare per risolvere la spinosa vicenda "Vidic" soffiato ai Viola proprio quando ormai il più sembrava fatto. 3,2 milioni di euro all'anno per il Gigante viola (che a Firenze al momento ne guadagna la metà) e l'allettante prospettiva di giocare al Camp Nou accanto a giocatori come Ronaldinho & C. in una squadra tornata in questi anni tra le migliori al mondo e in grado di puntare ai massimi obbiettivi calcistici. Come si sa, in Spagna, non esistono poi problemi di convivenza tra campioni: per cui anche la concorrenza, eventuale, con un fenomeno come Etò, non sarebbe neanche un problema da prendere in considerazione. Se le voci venissero così confermate è molto probabile che il prossimo anno Toni vestirà la maglia blugrana lasciando di nuova orfana una Fiesole che ancora fatica (giustamente) a dimenticare un campione come Gabriel Omar Batistuta.
Sempre in tema di mercato, occorre inoltre soffermarsi su quanto ufficializzato ieri dalle maggiori testate giornalistiche, e cioè lo stellare accordo tra Mediaset e Juventus per la cessione dei diritti televisivi, che dovrebbe portare nelle casse bianconere ben 270 mln di euro. Una cifra davvero importante che permetterebbe alla triade bianconera di rafforzare ancora di più una corazzata che già al momento può puntare tranquillamente a tutto. Ma questo, seppur potrà rallegrare la gran parte dei tifosi bianconeri, non può non destare grande preoccupazione in chi, prima ancora di una singola bandiera, ama il gioco del calcio. Il campionato italiano, la sua competitività soprattutto, rischierebbe davvero grosso. Già al momento stiamo assistendo ad un "campionato nel campionato" (vedi articoli DAO ndr), e non possiamo accettare che questo divario tra le " 3 sorelle" e le altre 17 squadre aumenti. Il problema dei diritti TV è un problema che va afforntato e risolto in altro modo (seguire il modello inglese?!?!) anche se questa è una strada davvero difficile da percorrere: chi rinuncerebbe a qualche centinaia di mln di euro in favore delle proprie rivali quando professionalmente ha il compito di far quadrare i bilanci e per di più vincere ad ogni costo?
Certo è che qualcosa bisognerà inventarsi e speriamo che l'anno nuovo porti, insieme al Mondiale, un'area nuova anche nel nostro amato calcio.