venerdì, febbraio 10, 2006

Il Golden Boy

L’ultima promessa del calcio inglese, dopo Rooney e Owen si chiama Theo Walcott: 16 anni,176 cm per 68 Kg…attaccante…!!! Di lui si dice un gran bene…veloce e dotato di una tecnica raffinata…uno dai piedi buoni insomma…!!! Dice lui si dice un gran bene e non potrebbe essere altrimenti se è vero che l’Arsenal in una delle sue stagione più brutte degli ultimi anni (qualificazione in Champions a rischio) si è preso la soddisfazione di battere almeno una volta il Chelsea che per primo aveva messo gli occhi addosso. 12.5 milioni di pounds, 18 milioni di euro per la felicità del cassiere del Southampton,che cosi potrà rifarsi una squadra per puntare alla Premier League persa l’anno passato. E pensare che questo ragazzino, classe 1989 non può ancora avere un contratto da professionista…ed è iscritto a busta paga dei Gunners per 600 puonds al mese…! Poco male…a Marzo (il 16…un predestinato!!!) compirà 17 anni…ed in un mese il suo conto corrente verrà travolto e gonfiato…!

Per adesso è andato in panchina…non ha ancor a esordito,ma non credo che l’esordio tarderà ad arrivare. Per il mondiale pare invece ancora troppo presto!

Del campionato invece che dire…la noia (almeno per il titolo regna sovrana)…

Il Chelsea non perde un colpo…il Manchester pare in leggera ripresa,ma a stagione ormai compromessa, il Liverpool dopo una rimonta prodigiosa,con 8 vittorie consecutive si è nuovamente perso e domenica scorsa a Stamford Bridge ha perso l’ultimo treno utile nello scontro diretto (2-0 Gallas, Crespo)…l’Arsenal annaspa alla caccia del Tottenham che però non molla un colpo.

In coda le ultime tre sembrano spacciate. Per la primavera meglio il 6 nazioni...


giovedì, febbraio 09, 2006

Quella sciarpa di lanaccia viola...


Che partita! Bellissimo, ancora una volta. Come con il Milan, come sarebbe potuto essere contro la Juve se non fosse stato per quel palo maledetto, ma sempre bellissimo e indimenticabile. Si, perche' la differenza tra le due squadre e' enorme, il patrimonio tecnico dei nerazzurri e' 10 volte superiore a quello viola. E si vede, lo si vede da subito.
Ma nonostante i soldi, le pay tv, gli interessi commerciali, il calcio rimane quello di una volta: si puo' ancora vincere col cuore . Per fortuna, alla faccia di tutti i signori del calcio, questo gioco non si decide solo a tavolino, mettendo insieme una squadra di fenomeni strapagati e un allenatore elegante che li butti in campo. Il calcio e' grinta, determinazione, voglia di raggiungere una vittoria quando tutti ti danno per spacciato. Ed e' soparattutto un gioco di squadra. Si gioca in 11 e se quegli undici giocano insieme, l'uno per l'altro, le differenze tecniche non si eliminano, ma si possono in qualche modo arginare.
Questa e' la differenza tra Fiorentina e Inter: una squadra che conscia dei proprio limiti aspetta l'avversario superbo al limite dell'area, lo fa sfogare, lo osserva mentre si scambia la palla con lanci millimetrici di 60 metri, sapendo che la palla tanto non gliela levi a quelli li'. E aspetta. Aspetta il suo momento e lo sfrutta appieno.
La Fiorentina e' Brocchi che corre battendosi la mano sul petto gigliato. L'Inter e' Figo che quando cade si rialza pettinandosi, che un ciuffo e' fuori posto. La Fiorentina e' Dainelli, balbuziente toscano, che tira fuori tutto e anche di piu' per fermare quel metro e novanta da 50 milioni di euro. L'Inter e' Mijailovic che se la prende con un tifoso in tribuna mentre gli ricorda la verita' sui suoi natali (e cioe' che e' uno zingaro). Ma soprattutto la Fiorentina e' Prandelli, un uomo che plasma i suoi giocatori da uomini e che indossa una sciarpa di lanaccia viola e gioisce come un tifoso. L'Inter e' Mancini, Mancini e la sua sciarpa di cashmire celestina, che se la prende col povero Guetta, solo perche' gli ricorda tutti i tifosi che non hanno fatto che salutare la sua mamma per tutta la partita.
La Fiorentina e' uno stadio tutto viola che canta soffre e giosce insieme ai suoi giocatori. L'Inter e' paytv, Inter Channel e dirigenti incappottati. La Fiorentina e' "adesso mi divertiro' un po' con te, a fare un gioco che ti piacerà", e ancora "lo lo lo lo, lobont lobont...". L'Inter e' solo "Inter Inter!".
Certo lo scudetto sara' cosa dura da vincere se non diventiamo un po' cappotti e pay tv anche sulle rive dell'Arno. Ma con un'annata cosi', con queste soddisfazioni, con queste vittorie dopo queste battaglie, chi se ne frega. In fondo dopo tutto siamo solo un punto dietro al Milan e 4 meno dell'Inter. Vicino, tremendamente vicino a quelli che appartengono a un calcio diverso, a un calcio da signori, in cui passione e determinazione vengono dopo i contratti milionari. E se tanto il fine deve essere lo stesso, cioe' non vincere, meglio essere cosi', meglio questo calcio un po' piu' povero ma guerriero, un po' meno spettacolo ma tanto cuore, un po' meno gioie, ma intense quando arrivano.
Un calcio con la sciarpa viola di lanaccia intorno al collo e a battersi il petto sul cuore gigliato, un calcio dove il cashmire celestino e i giocatori pettinati speriamo non arrivino mai.

E ora a Firenze si "sbrocca"!!

Una partita davvero emozionante!! La Fiorentina ha rischiato ti uccidere davvero il Campionato ma per fortuna una traversa si è messa nel mezzo tra l'ennesimo errore arbitrale e l'esultanza di Del Piero. Come già detto nel mio precedente articolo, tutti hanno dato troppo per scontato i risultati di questa giornata infrasettimanale. E per fortuna, complotti o non complotti, il campo è il vero arbitro di questo pazzo, magico, gioco: il calcio.
L'Inter ha dominato certo il possesso palla, ma la Fiorentina ha fatto benissimo quello che il suo tasso tecnico gli permetteva di fare. Difendere con ordine, stavolta bravo Dainelli, e ripartire con passaggi rapidi e discesce laterali. Preziosissimo poi il contributo di Toni, che pur non segnando, ha difeso moltissimi palloni e conquistato punizioni che hanno permesso alla squadra di rifiatare e guadagnare metri importanti. Lussuosa la prova di Lobont, solo una pecca in uscita, e di Brocchi, autore di un gol importantissimo e di alcuni passaggi, anche in fase di costruzione di gioco. Prandelli presenta ancora Bojinov tra gli undici titolari, in un progetto di recupero del giocatore che però si presenta ancora lungo. La vittoria casalinga, dimostra poi una incisività del fattore campo davvero notevole e chi ieri era in Fiesole può sentirsi davvero partecipe di questo risultato: 12 uomo e anche qualcosa di più!
Questi 3 punti hanno poi un sapore speciale, sciupati solo dalrisultato dell'Olimpico, perchè conquistati contro una grande squadra, che ha in Veron un registra dal piede telecomandato (che bellezza!!), ma anche contro uno staff a dir poco attezzoso e sempre più lontano da signorile stile "morattiano" che tutti apprezzano e stimano. Facchetti e Mancini stanno collezionando non poche cadute di stile..se invece di sparar cazzate pensasero di più a preparare la partita forse...
Questo risultato infatti ridimensionerà infatti anche una eventuale vittoria dell'Inter a San Siro domenica prossima, risultato tutt'altro che irraggiungibile visto l'andamento della squadra di Capello in questa fase della stagione. Anche ieri un punto sofferto, con episodi arbitrali ancora indecorosi: regalato il rigore assegnato alla Juve; negato un rigore netto al Parma e un altro, per un mani di Grella in area, ai Campioni d'Italia. Per fortuna quella traversa...
Il punto sul resto del campionato lo lascio ai miei "colleghis", e veniamo alle marcature più belle della serata. Al terzo posto il sinistro assassino di Shevchenko, che da venti metri rischia di uccidere Sereni con un tiro che si insacca sotto la traversa. Al secondo posto la magica punizione di Recoba, che da posizione defilata batte il gatto Lobont con un sinistro forte e al giro che sbatte sul palo più lontano prima di terminare la sua corsa in fondo alla rete. Al primo posto la fantastica rete di Kakà: azione avvolgente del Milan, palla in area per Gilardino, controllo spalle alla porta, tocco laterale per il numero 22 rossonero e stupendo esterno destro che si infila sotto l'incrocio del palo più lontano. Da applausi. Voglio inoltre segnalare la doppietta di Nick Amoruso, che decreterà molto probabilmente l'esonero di Cosmi, che con due conclusioni da vero bomber regala alla Reggina 3 punti davvero pesanti per la corsa alla salvezza.
E adesso godiamoci questo Inter-Juve... nella speranza che domenica sera si parli solo delle giocate dei campioni invece che degli errori dell'arbitro e dei suoi collaboratori...
La moviola ha senso, sempre che ce l'abbia, sono in campo, e non in televisione. Quella sì che è davvero aria fritta!!

lunedì, febbraio 06, 2006

"Cartellino rosso per l'arbitro"

E' un lunedì avvelenato quello di questa settimana. Troppi gli errori arbitrali che hanno determinato in modo decisivo match importanti. In fuorigioco il gol di Del Piero che ha permesso alla squadra di Capello di mantenere invariato il vantaggio sull'Internazionale, che a sua volta si è vista annullare un gol regolarissimo a Cambiasso. Più che sviste arbitrali sono errori clamorosi dei "badarighe" che non si capisce che cazzo vanno a fare ogni domenica allo stadio... sono davvero scandalosi. Incredibile poi quanto successo a Livorno: Galante viene spinto da dietro...sbilanciato colpisce con la mano il pallone 2 metri fuori area e l'arbitro concede il rigore al Messina... partita riaperta e pareggio raggiunto a 5 minuti dalla fine.
Complotto anti-inter? Complotto pro-juve? Non credo proprio. Il fatto è che c'è un tasso elevatissimo di errori arbitrali mai visto ad oggi. E la protagonista non è stata quasi mai (ad eccezione di ieri) la Juventus. Secondo me l'espulsione del negrumba ci sta tutta: il secondo cartellino, anche se il giocatore ha toccato il pallone, è un entrata da dietro e a velocità normale è davvero difficile per l'arbitro vedere che il giocatore dell'udinese tocca prima il pallone (che prosegue la sua traettoria sulla linea di corsa di Nedved) che il giocatore. Il fallo di Cannavaro su Vidigal è viziato da un precedente tocco di mano del negro (o quanti negri c'ha l'Udinese?!) . Il fuorigioco di Iaquinta è davvero millimetrico e il badarighe in questo caso è tratto in inganno dal fatto che Cannavaro è a terra e quindi non ha la possibilità di "confrontare" chiaramente i due baricentri dei giocatori. Igiustificabile invece l'errore sul gol del Capitano bianconero.
Rispetto al Big Match di domenica prossima troppi giornalisti e commentatori hanno commesso però un grave errore di valutazione dicendo: "sarebbe stato diverso arrivare a domenica con un distacco di 6 punti invece che 8" dando così già per scontati i risultati di mercoledì sera. Ed invece l'Inter deve passare per le forche gaudine del Franchi dove la Fiorentina, pur giocando certamente non bene - bruttina e soffertissima la partita con l'ultima della classe - ha incamerato sempre i 3 punti tranne che con la Juve. Vedremo. e la Juve poi deve andare a Parma, che pare aver recuperato nuva fiducia nei propri mezzi, nonostante la batosta con la devastante Roma.
Della Fiorentina lascio parlare altri anche perchè le prodezze balistiche questa settiamana non sono mancate.
Al terzo posto a parimerito le cannonate di Abeijon e Barone che distruggono la porta avversarea con un missile terra area impossibile da disinnescare. Al secondo posto, sempre a parimerito i bellissimi gol di Mancini (il secondo) e di Perrotta, entrambi ispirati da lanci perfetti del Pupone Nazionale. Pallonetti delicati e letali sul povero Guardalben. Al primo posto il nostro idolo: Paredes!!! La sua rovesciata in aria è qualcosa che ricorda il fantastico gol di Bressan con il Barça a Firenze. Un gol di Paredes nella stessa in cui anche De Rosa va a segno è veramente un sogno per tutti gli estimatori (che sono all'incirca 7 in tutta Italia) di Tonino Raffa.
Superlativo anche il gol di Toni, che merita anche lui il gradino più alto del podio: sinistro di prima intenzione a girare sul secondo palo con traettoria che evita magicamente anche l'intervento del difensore avversario. E dalla curva si alza di nuovo il tormentone dell'anno:
"La curva si divertirà un pò con te/ con un bel gioco che ti piacerà/segnare l'anno scorso era difficile e Luca queste cose le sa/ E batti in aria le mani... e poi falle girar/ e se davanti c'è Toni..non puoi certo sbagliar... pà parà pà..."