giovedì, aprile 06, 2006

Vergognosi!!!

Non è l'ennesima eliminazione europea della Juve a far incazzare. E' il modo con la quale questa ennesima sconfitta è arrivata. Quella di ieri sera era un'impresa disperata, ma la partita in casa e voglia di riscatto dopo i disastrosi 90 minuti inglesi, parevano un elemento determinante sull'approccio alla gara della squadra di Capello: "gli aggediremo dal tunnel". Evidentemente al Delle Alpi ci deve essere un ingresso secondario. Le prestazione di alcuni singoli che avrebbero dovuto guidare la riscossa bianconera ha lasciato poco spazio alle speranze dei tifosi. Ibrahimovic è ormai irriconoscibile, e non solo per il suo nuovo look, Mutu ci ha davvero lasciati senza parole (notare la finezza ndr), e Nedved ha scaricato tutta la sua grinta in un tiro certamente importante per risvegliare i compagni e in una pedata certamente determinante per tagliare le gambe anche ai meno arrendevoli. Tre espulsioni in 180 minuti sono una vantaggio veramente troppo grande da lasciare a una squadra come l'Arsenal. Dalle fasce, dove anche Chiellini non ha certo brillato, non è arrivato un pallone giocabile per gli attaccanti e la totale improvvisazione dell'azione d'attacco mi ha sconfortato davvero non poco. Le assenze degli squalificati Camoranesi e Viera hanno mostrato come l'approccio alla gara, due tempi da 90 minuti, sia stato fin dall'inizio sbagliato. Capello ha criticato i tifosi che ad inizio gara hanno esposto lo striscione con scritto "ORA BASTA...FUORI LE PALLE!", recependolo come un insulto. Magari se avesse usato lui certe frasi con i suoi giocatori adesso staremmo commentando una prestazione diversa. L'unica attenuante possibile potrebbe essere una differenza di condizione atletica tra le due compagini, ma questo sinceramente non può bastare in una analisi minuziosa sulla gara. Anche con il Treviso, dove il pallino del gioco è stato quasi costante mente in mano alla Juve, il tabellone finale presentava ancora un gigantesco 0-0. C'è certamente da lavorare in vista del prossimo anno, dove lo scudetto, pare ormai, paradossalmente, un obbiettivo non più all'altezza dei "viziati" tifosi bianconeri. Peccato davvero perchè il passaggio di questo turno avrebbe aperto un'autostrada verso la finale di Champions: il Villareal, che ha mandato l'Inter a casa e Moratti dallo psicologo, pare essere un avversario più che abbordabile. Un inciso: consiglio vivamente a Corvino quel Riquelme. Un fior fiore (Zeno è solo un modo di dire!!) di giocatore. Il Milan dell'indiavolato Inzaghi, che per una volta ha fatto avverare la profezia di Mosca (Inzaghi all'88°), adesso dovrà vedersela con il Barça, ma la squadra di Ancelotti ha un organico, e soprattutto un gioco, che fa veramente ben sperare. Quindi tifiamo Milan, anche perchè non credo ci siano nel nostro Paese tanti coglioni che tifino contro il calcio italiano.
Spero che esca presto un articolo che dica il contrario (magari che la Juve ha vinto!?!) altrimenti rischio davvero di essere censurato o di passare come antidemocratico!

lunedì, aprile 03, 2006

Il Big Match della domenica

Il clima è teso: questa non è una domenica qualsiasi. E’ già da diversi giorni che si parla della partita che sta per andare in scena a Firenze in un insolito, quanto aspettato, pomeriggio primaverile. Anche i tifosi, seppur a fatica per le strade affollate di macchine hanno ormai preso i loro posti. Ed ecco dagli spogliatoi uscire i nostri ragazzi. La squadra in maglia rossa è già da qualche minuto in campo mentre i loro avversari arrivano un po’ alla spicciolata. Il Dao, mostro come al solito, è l’ultimo a raggiungere il terreno di gioco e pertanto entrerà a partita in corso dopo qualche minuto di riscaldamento. Toccafondi si schiera tra i legni bianchi della sua porta, che tremeranno più di una volta nel corso del 110 minuti. La linea difensiva è composta, da destra, da Terzigli, Luchetti, Alvisi, e Cavera; la linea mediana dall’esperto Turchini, da Di Sano, da Tacconi e il binario di sinistra è percorso con puntualità da Viviani. Roselli a cercare spazio tra le due linee avversarie e Bomber Pacciani davanti alla ricerca del suo 100° gol su questo campo di gioco. La squadra messa in campo da Roselli, in prevalente maglia azzurra, cerca di impostare il gioco con fraseggi rapidi e piuttosto precisi, cercando di verticalizzare non troppo, favorendo invece le discese degli esterni. Tuchini ci mette una ventina di minuti boni prima di scacciare il fantasma di se stesso, ma il ginocchio e gli acciacchi dell’età si fanno sentire come non mai. In mezzo al campo l’intesa Di Sano/Dao cresce con il passare dei minuti e difficilmente la squadra di Nanni & C. riesce a trovare varchi per impensierire un sempre attento Toccafondi. La linea difensiva al contempo è attenta e puntuale nelle chiusure, con un ringiovanito Cavera, un Alvisi che guida con ordine il reparto e una coppia Terzigli-Luchetti già in formato Mondiale. La fase centrale del lunghissimo primo tempo si gioca soprattutto a metà campo e solo un lampo di qualche singolo o un errore dell’avversario pare possa portare ad un cambiamento del punteggio iniziale. Pacciani ci prova in rovesciata dopo un mancato intervento di Cavera su un angolo calciato dalla sinistra da Viviani, ma nulla da fare: fuori di un soffio. Ma ecco che su una ripartenza veloce degli Azzurri, Tacconi serve sulla sinistra Roselli. Taglio perfetto di Turchini, palla con il contagiri di Roselli a premiare l’inserimento del compagno che con un pallonetto vellutato batte in uscita l’estremo difensore avversario: 1-0 meritatissimo. La partita pare adesso in discesa per la compagine con più esperienza, ma la (presunta) freschezza atletica dei giovani ragazzi di Nanni può rappresentare un'arma micidiale nel corso di una gara che si preannuncia, a questo punto, davvero lunghissima. Tacconi, che ha il merito di dialogare bene in mezzo al campo con Di Sano, e di dettare di comune accordo i tempi della manovra d’attacco, tenta quasi allo scadere un cost to cost: anche il tiro è buono ma si impatta sul corpo di Nanni (tanto generoso quanto impreciso sotto porta), che si immola per la causa. Intanto si avvicenda in avanti qualche giocatore: fuori Pacciani, un po’ sotto tono, e dentro Greve, un po’ sovrappeso, e poi dentro Napoli al posto di Roselli. Dietro intanto Terzigli e Luchetti disinnescano ogni probabile pericolo, mentre Cavera, e poi a sua volta Ciccone, danno mano all’impostazione dell’azione sulla fascia presidiata da Viviani. Al 50’ del primo tempo primo black-out di un pur ottimo Alvisi. Caputi è il più lesto di tutti ad approfittare dell'errore e riesce a battere Toccafondi per il momentaneo pareggio. Toccafondi che qualche minuto prima aveva fatto spellare le mani ai suoi compagni e al pubblico presente. Su un gran destro indirizzato a fin di palo, il quanto mai azzurro portinaio spicca un volo degno del Lorieri dei tempi migliori, e tra i flash dei fotografi, devia in angolo questa pericolosissima azione. Si va al riposo sul risultato di parità, ma le emozioni sono tutt’altro che finite. Pronti via e subito gli azzurri si riportano in vantaggio dopo un paio di azioni che avevano non poco impensierito la difesa avversaria. Napoli è lestissimo è rubare palla all’estremo difensore in maglia rossa e a battere con un sinistro maligno un chirurgico tiro che termina la sua corsa in fondo al sacco dell’esterefatto numero 1 avversario. I ragazzi in maglia rossa non ci stanno e cercano di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Il sinistro del Guazzi, (che si è distinto soprattutto per il suo infinito amore alla maglia viola) dopo un batti e ribatti in area avversaria sorvola di non poco la traversa pur strappando incoraggiamenti da parte dei compagni. Intanto Carriero va a presidiare la corsia di destra mentre Turchini prende il posto di un sempre incisivo Napoli. L’intelligenza tattica del “Pupone” grassinese aumenta in modo proporzionale al numero delle ore passate a telefono (si vocifera addirittura che a fine anno terrà un corso a Coverciano ai tecnici di serie A) e alcune sue discese permettano in più di un occasione alla squadra azzurra di affacciarsi ai limiti dell’area avversaria. Poco dopo Turchini ha la possibilità di chiudere il match, ma non sfrutta a dovere uno smarcantissimo pallore offerto da un Greve in continua crescita. Sul terreno di gioco fa la sua presenza anceh Frank che, pur essendo romanista, non sfigura su nessun pallone, sia giocato in fase difensiva che in fase offensiva. Pacciani e Roselli riprendono poi le loro posizioni in campo e la partita ha di nuovo un sussulto. Il ritmo è un po’ calato e la rete delle maglie rosse lascia maggiori spazi alle verticalizzazioni di Roselli. Il riposo pare aver fatto bene a Pacciani che in più di una occasione fa vedere come la sua fama di Bomber sia più che meritata, ma il montante e la difesa avversaria gli negano la gioia del gol. Sono i pali a farla da protagonista in questa fase della gara. Sfortunato Alvisi, che si infortuna anche nella circostanza e Mannaioli che fa tremare traversa e cuore dei tifosi, con un gran tiro al volo da fuori area. A questo punto la squadra di Nanni accusa un importante calo visto che non è riuscita a riagguantare il risultato nonostante abbia messo in campo tutto quello che aveva (pur, a mio parere, non avendo sfruttato al massimo le doti e i polmoni del Lambe). Ma con questi azzurri non puoi permetterti di distrarti e così Tacconi ha la possibilità di segnare il terzo gol che, di fatto, regala la vittoria ai ragazzi “di Roselli”, che al 110 minuto possono finalmente godersi una vittoria quanto mai cercata e meritata.

LE PAGELLE:
Toccafondi: dà sicurezza a tutto il reparto disinnescando ogni tiro degli avversari e presentandosi sempre puntuale anche nelle uscite. Da applausi un suo plastico intervento nella prima frazione di gara. Felino 7,5
Terzigli: è l’uomo Sky del giorno. Chiude con puntualità su ogni pallone mostrando intelligenza tattica e polmoni ancora in ottimo stato. Non si risparmia mai su quella corsia di destra, impostando più volte il gioco e proponendosi con costanza anche con importanti sovrapposizioni. Mennea 7,5
Luchetti: Puntuale e preciso in ogni contrasto non soffre mai l’uno contro uno con gli attaccanti avversari. Molto affiatato con i suoi compagni di reparto dà sicurezza a tutta la squadra. Diga 7,5
Alvisi: Una macchia su una prestazione maiuscola che spiana la strada al momentaneo pareggio. Per il resto mette in campo tutta la sua esperienza e forza fisica, sfiorando anche il gol. Dimostra in un pomeriggio come mai per anni è stato considerato uno dei migliori stopper di tutta la compagine aretina. Nel secondo tempo dà una mano anche al centrocampo. Mastino 6,5
Cavera: vive un momento di grazia e la sua prova ne è una dimostrazione. Sempre presente sulla fascia destra riesce a dar un buon ritmo alla manovra cercando quasi sempre il gioco a terra piuttosto che il suo classico “calcio lungo”. Anche come centrale si fa valere mettendo a disposizione della squadra esperienza e centimetri (inteso nel senso della L). Dorian Gray 7+
Ciccone: ci rimette un labbro e questa la dice lunga su come questo ragazzo interpreta la partita. A totale disposizione della causa non fa polemica quando deve stare fuori e si fa trovare prontissimo ogni volta che scende in campo. Devoto 7-
Carriero: da uno come lui ci si aspettavano cross “telefonati” ed invece il piede è caldo quanto il suo gsm. Tatticamente in crescita si mette in mostra con un paio di discese delle sue. Quando si accorge di essere in difficoltà è lui stesso a chiamare il cambio e seppur giocando meno del solito collabora in modo determinante a portare a casa tutta la posta in palio. Mobile (come la telefonia) 7-
Frank: Ci mette grinta ed entusiasmo nei minuti che si sono stati messi a disposizione. Parte terzino sinistro ma poi si sposta sull’ala destra, mai togliendo il piede e sempre cercando di rendersi utile alla squadra. Duttile 6,5
Di Sano: Maiuscola la sua prestazione. Bravissimo nella fase di chiusura, abilissimo nel dettare i tempi delle ripartente. Riesce anche a smarcarsi dalla tentazione di perdersi in rischiosi dribbling, oltre che dalle maglie avversarie. Con il passare del tempo cresce l’intesa con il Dao e insieme cercano di giocare a terra il pallone. Uomo a tutto campo che meriterebbe forse di giocare anche in categorie superiori. Geometra 7,5
Tacconi: è l’altro pilastro di centrocampo. Incoerente intellettualmente (gioca con la maglia della Nazionale), dimostra però una forma fisica davvero invidiabile e mette fiato e corsa al servizio della squadra. Buone anche alcune conclusioni anche se ribattute dagli avversari. Riesce a far girar palla con una certa costanza e fa valere fisico e foga agonistica quando serve. Mediano 7,5
Viviani: uno degli intoccabili, si guadagna pallone dopo pallone, e corsa dopo corsa, la sua permanenza in campo. Costante spina nel fianco destro avversario cerca più frequentemente del solito il dialogo con i compagni sacrificandosi non poco anche nei momenti in cui la squadra pare soffrire di più. Pendolino 7+
Turchini: questa giovane promessa del calcio, non finisce mai di stupire. Parte un po’ freddo e per questo perde inizialmente qualche pallone di troppo. Ma quando inizia a prendere fiducia con campo e ginocchio ce n’è davvero per pochi. Perfetto il suo inserimento nell’azione del primo gol, che realizza con un pallonetto degno del miglior Henry. Esce dopo aver dato tutto con i crampi alle gambe. Cobra 7+
Roselli: Nel primo tempo non riceve molti palloni pur cercando spazi tra le maglie avversarie. Sbaglia un paio di tocchi di troppo ma pesca Turchini con un preciso lancio di venti metri dalla corsia di sinistra. Meglio nella ripresa quando, seppur con una caviglia non al 100%, trova miglior continuità di gioco. Riesce a gestire con buona presa anche una panchina con non pochi campioni dovendo a volte fare anche scelte impopolari, che però, alla fine, hanno premiato la squadra degli azzurri. Ispirato 6/7
Greve: rischia di essere il quarto palo della partita, ma con il passare dei minuti ritrova movimento e palloni giocabili. Offre su un vassoio d’argento un pallone d’oro a Turchini che però vanifica il gesto altruista del suo compagno di squadra. Nel primo tempo sbaglia uno di quei tiri che l’hanno reso famoso, ma porta anche lui preziosi secchi d’acqua al suo mulino. Siamese 6,5
Napoli: micidiale come suo solito. Un errore e ti castiga. Nei minuti che scende in campo, tira fuori tutta la sua voglia di giocare regalando agli azzurri il pesantissimo gol del 2-1. Rapace 7
Pacciani: il Bomber c’è e si vede. Sornione nel primo tempo, quando ritorna sul manto di gioco mette fisico e senso della porta al servizio dei suoi compagni lottando su ogni pallone e cercando più di una volta la via del gol. Il suo destro su servizio di Turchini fanno gridare al gol, e la sua rovesciata fuori di un soffio fanno gridare….grande Bomber! Non interrompe il suo digiuno in questo tempo quaresimale, ma riesce comunque a dare profondità alla squadra e a rendersi pericoloso negli ultimi 16 metri. Presente 7
Vivarelli: è il grande assente di questo match ma gioca anche lui la sua partita in questo pomeriggio. Il suo terreno di gioco è tutt'altro che sintetico anche se presenta qualche interessante "poggio e buca". Conoscendo il ragazzo possiamo dire certamente che non avrà mai tirato indietro la (terza) gamba, anche perchè quando c'è da metterla dentro lui c'è sempre. Prestante 7+ (sulla fiducia).