sabato, ottobre 15, 2005

Rubricas atto III

Buongiorno truppa!
Ovviamente questa volta non ho avuto lo stesso impeto delle scorse domeniche nel descrivere la giornata calcistica appena passata, lasciando, per cosi' dire, posare la delusione... Riflettendoci pero', ci si rende conto che la scorsa e' una di quelle domeniche he sai che prima o poi devono arrivare, e che piu' tardi arrivano piu' difficili sono da digerire, perche' un po' ormai iniziavi a crederci, un po' cominciavi a dire 'in fondo la differenza da quelle 3 non e' poi cosi' abissale' e un po', segretamente e senza dirlo a nessuno, inizi a sperare che una domenica cosi' non arrivera' mai...ma ci siamo gia' passati altre volte, e si sa che per rimanere lassu' ci vuole qualcosa, bisogna essere forti davvero, bisogna essere completi, e ci se ne rende conto da subito, ma magari si fa fatica ad ammetterlo... Invece per fortuna quasi, questa domenica e' arrivata subito a stroncare ogni pensiero calcistico che potesse partire per la tangente, e, sia a noi sia alla squadra, non puo' fare che bene.
Ma veniamo alla giornata calcistica nel suo insieme.
In fascia A nessuno sbaglia un colpo. La Juve e' sempre lei, sempre piu' cinica e irriverente, sempre piu' nelle mani dei suoi centrocampisti, che non sbagliano dove gli i pezzi da novanta latitano, che lasia sfogare l'avversario, lo illude e poi lo colpisce. L'Inter viene fuori per quel grande insieme di campioni che e', si trovano e si divertono a provare azioni spettacolari mettendo alle corde la lanciatissima (prima di questa gara) fiorentina. Vedremo se domenica con la Juve saranno in grado di giocare con la stessa sfrontatezza. Il Milan aranca ancora un po', ma i pezzi migliori stanno venendo fuori e gia' domenica ha una buona occasione per riaccorciare le distanze.

In Fascia B tutti sbagliano, solo la Roma porta a casa un punticino, ma e' per tutti la domenica del ridimensionamento. Succede, ma credo che sia un incidente di percorso per molti. Solo l'Udinese sembra un po' progioniera di se' stessa, imbrigliata dal caso Iaquinta forse o semplicemente da una crisi di risultati da cui pero' non credo tardera' a uscire. Alla Samp e' toccata una domenica no, al Palermo e' mancata la cattiveria della grande considerando chiusa una partita che non lo era (ma e' tornato Caracciolo... per la verita' mai in ombra in queste domeniche), la Fiorentina e' stata spettatrice di una grande Inter che non le ha mai lasciato il pallino del gioco, ma anche brava a limitare ingenti e probabili danni. La Roma ha comunque portato a casa un punto su un difficile campo.

In fascia C ancora grossa prova di forza della Lazio, che sembra avere in Rocchi un nuovo Balbo, capace di finalizzare le azioni incrementando il proprio bottino con finalizzazioni da pochi metri che ricordano il bomber stempiato argentino. Il Livorno scopre sempre di piu' Palladino (che avevo gia' segnalato se ricordate... ma purtroppo il ragazzo e' gia' nelle grinfie di Moggi...), il Messina sembra voler scivolare nella fascia inferiore.
Ricordiamoci pero' che queste squadre assieme a quelle di fascia D hanno preparazioni atletiche differenti, adesso hanno il loro momento migliore come sempre succede, e non e' da aescludere che fino a Gennaio qualche sorpresa si introduca nelle zone medio alte della classifica, per poi ritornare nelle zone di competenza. Il campionato e' lungo 2 gironi...e solo alla fine vengono fuori i valori reali.

In fascia D c'e' la rinascita della Reggina che ho visto molto aggressiva contro uno sparuto Udinese. Il Siena vola sulle ali del tridente Chiesa Bogdani Locatelli e surclassa il Messina (sara' difficle per tutti a Siena, come si dice in questi casi...). Il Chievo sembra tornato ai fasti di un tempo, anche perche' figlio degli insegnamenti di un ottimo allenatore che anno scorso ha fatto volare il treviso, ma bisogna ricordare sempore la tristezza che rappresenta questa squadra insieme suo tifo da parrocchia (anche perche' "noi nonn abbiamo cugini!"). Treviso, Ascoli e Lecce sembrano in questo momento le 3 candidate per l'inferno, lasciando fuori il Cagliari che forse hafinalmente trovato un po' di equilibro.

Per la Fiorentina c'e' poco da dire tatticamente. Io non credo sia stata una sconfitta (una disfatta sul piano del gioco) filglia della paura o
di un atteggiamento rinuncatario. Credo che ogni difesa sarebbe andata in crisi subendo attacchi costanti da 4/5 giocatori provienienti da ognidove palla al piede. L'inter ha avuto il 65 % del possesso palla, vinceva ogni contrasto, ogni rimpallo era suo. La Fiorentina gioco forza ha dovuto ripegare sulla linea di difesa, non riuscendo mai a ripartire palla al piede, e sperando nel povero e solitario Toni di recuperare un po' di fiato se fosse riuscito a tenere palla. Una cosa bisogna dirla: Materazzi e' proprio un cretino, un deficente, un difensore degno di solcare i campi di Quarata e Bucine per atteggiamento, ma ha sfruttato lo sfruttabile per impedire a Toni di reggere un solo pallone, conquistando piu' falli di quelli che ha fatto. Un po' questo fatto e' figlio della sfuriata del burinaccio di Cosmi (di cui Materazzi e' un mezzo figlioccio insieme a Bazzani, tutti degli intelligentoni e simpaticoni comunque...), ma il povero bomber modenese, innervosito dalle continue gomitate e anche dall'andamento della partita non ha saputo volgere la situazione a suo favore. Ma con l'Inter a S Siro e' davvero difficle riuscirci.
I lati positvi di questa partita sono 2: 1 il fatto che non si sia mai perso la testa cercando di limitare comunque i danni e rimanendo in qualche modo compatti, 2 l'esordio bruciante per molto a San Siro, situazione che crea per una squadra giovane come la nostra un bagaglio di esperienza notevole. E devo dire che Pasqual, Montolivo e Gamberini alla fine non hanno per niente sfigurato, e potranno affrontare una partita con il Livorno (spero dal primo minuto) e il futuro in genre con molta piu' calma e consapevolezza dei proprio mezzi. Montolivo e' il giocatore che ci manca, Pasqual ci serve come il pane per rimpiazzare il povero Pancaro, Gamberini e' forte e grintoso, ma tutti e 3 hanno tempo di maturare e crescere senza l'assillo di dovere essere da subito decisivi avendo davanti dei buoni giocatori comunque. Stesso discorso vale per Bojinov, che non ha sulle spalle il peso della squadra. Questo e' psicologicamente decisivo per fare crescere dei giovani forti come quelli nostri. In questo si vede la programmazione della societa' e del tecnico, si vede che lavorano insieme, che puntano su dei giocatori su cui hanno investito. Questo ci dara' soddisfazioni in futuro. Per ora dobbiamo ancora un po' soffrire, ma neanche troppo forse...

Una nota infine: il carrierino mi e' comparso su Sky in un'improbabile intervista dove si chiedeva ai tifosi viola cosa significasse l'esultanza di Toni. Nel frattempo il nostro rampante e avvenente amico, urlava dagli spalti di San Siro... che dire, onnipresente!

Un saluto a tutti e buona giornata,
Dao