mercoledì, novembre 14, 2007

IL VOLANTONE...DI NATALE


sotto i volantoni del Dao....

domenica, novembre 11, 2007

Che paese di merda

Che paese di merda. Che gente di merda. Bergamo è la patria di questo schifo. Al di là della tragedia sulla quale è bene che sia fatta luce al più presto è impressionante che oramai siano gli ultrà a decidere quel che accade negli stadi. Una minoranza di imbecilli che per una presunta e finta solidarietà tra ultras, visto che poi s le danno sempre e volentieri, non vogliono che si giochi. Ognuno può esprimere la sua opinione, ma non può imporla con la violenza e con le minacce. A Parma i tifosi che hanno protestato contro la decisione di giocare sono usciti dallo stadio e hanno deciso di non assistere ala partita. A Bergamo no! Il solito capoultras, come già era successo a Roma, scavalca le recinzioni e dice a Doni che non si gioca: nemmeno non giocate, ma “non si gioca”. La partita comunque inizia, ma dopo 7 minuti gli ultras, che già avevano minacciato un po’ di tifosi che avevano fatto il classico coro “scemo scemo” contro il capo ultras, iniziano a prendere a calci la struttura in vetro… mentre la struttura sta per cedere, l’arbitro, giustamente sospende la partita. Veramente un bell’esempio. Bisogna assolutamente che la responsabilità di quel che avviene all’interno allo stadio sia a carico delle società, così come il servizio d’ordine. Basta polizia e forze dell’ordine. Spero, ma non accadrà, che venga squalificato il campo di Bergamo per almeno 10 giornate. Che l’Atalanta perda la partita a tavolino e che paghi una bella multa; che quel capo ultras venga identificato e espulso dagli stadi. Questa non è solidarietà, ma la stessa violenza che ogni tanto genera episodi estremi dove rimane disteso a faccia a terra con una sciarpa al collo. Vedere le partite in questo clima è quasi fastidioso. Per cui non voglio parlare della prima sconfitta stagionale della Fiorentina, o del pareggio soffertissimo della Juve a Parma.