sabato, febbraio 03, 2007

CHE VERGOGNA!!! VERGOGNA!!!

Adesso vediamo di farla finita e di cambiare davvero le cose.

Bisogna fare uno sforzo di fantasia solo per cercare di immaginare cosa può essere successo ieri sera a Catania fuori dallo stadio dove si stava disputando la partita tra i padroni di casa e il Palermo. Poi quando uno vede i servizi in Tv si rende conto che la realtà dei fatti è ben più cruenta e drammatica di quanto, nel peggiore dei casi ci si potesse immaginare. Neanche la rivalità tra le due tifoserie può essere una scusante, una possibile spiegazione di quanto accaduto ieri. Sembrava di rivivere l’assalto alla zona rossa di Genova dove anche all’ora le forze dell’ordine furono prese pesantemente di mira. Stavolta a restare a terra, colpito al volto da una bomba carta non è un ragazzo con un estintore in mano che stava per colpire un agente intrappolato in una jeep dei carabinieri e ricoperto dai resti dei vetri in frantumi dei finestrini distrutti dalle sassate e dai colpi di spranga; stavolta a morire in ospedale è stato un agente della polizia, Filippo Raciti, ucciso mentre era a lavoro, forse per passione, sicuramente per garantire a sua moglie e ai suoi due figli di 15 e 9 anni, una vita più dignitosa possibile con quei 1.500 € che al massimo riusciva a portare a casa a fine mese, visto che era capo ispettore. Sicuramente sui letti dell’ospedale di Catania ci sono sbirri con una busta paga molto inferiore. Parlare di educazione del popolo, per citare un accorato appello di poco tempo fa, pare adesso fuori luogo e appiccicaticcio, ma il problema di fondo, sicuramente, arriva fino a questa radicalità. Ma siccome l’educazione implica un margine troppo rischioso di fallimento, data l’enorme quantità di delinquenti e di vigliacchi che vivono tra di noi, ecco che adesso, prima di tutto, occorre cambiare le regole di controllo, per tutelarsi da chi ha deciso a priori di non crescere.

Per cui, appena il calcio riprenderà, perché deve riprendere, è bene che le cose cambino radicalmente. Scrivo queste cose, e guardo sbalordito le immagini alla tv con ancora il ricordo della partita vista il mese scorso in Inghilterra (vedi articolo sul West Ham, "Un pò di calcio d'oltre Manica"). Il calcio inglese, sì, proprio il calcio degli Hooligans, è un calcio vissuto, soprattutto fuori dal campo in un modo tanto affascinante e divertente, tanto inconcepibile per noi italiani. Nessuna protezione tra i tifosi e il terreno di gioco, spettatori a 3 metri dalla linea laterale, solo un cordone di stuarts, con giusto qualche poliziotto, a dividere le tifoserie avversarie; severissimi controlli all’entrata e pene altrettanto severe per chiunque sgarri e infranga le regole. Lì sì che il pubblico può gustarsi il calcio in un modo totalmente diretto, quasi con una compartecipazione “fisica” a quanto avviene sul terreno di gioco. Uno spettacolo!! Altro che crisi di presenze agli stadi!!!. Quanto successo a Catania è solo l’ultimo tragico episodio del calcio nostrano: ricordo ancora una volta quanto accaduto all’Olimpico in quel famoso derby sospeso per una presunta morte di un ragazzino comunicata al capitano della Roma, direttamente da un Ultrà della Sud; i fatti ripetuti di Brescia, Bergamo, Napoli, Genova, ma anche Milano, dove venne lanciato un motorino dalle gradinate… ce n’è quanto volete!!

Occorre cambiare le cose:

1) abolire il settore ospiti; se vuoi andare in trasferta vai a comprarti il biglietto al gabbiotto e ti vai a sedere tra il pubblico di casa; probabilmente si rischia qualche schiaffo (casomai desisti prima visto che il rischio è piuttosto alto) ma si evitano assalti organizzati e scontri tra gruppi di ultrà: c’è il digitale terrestre?!?! Usatelo!!! Del resto questi episodi azzerano tutte quelle volte in cui in trasferta non è successo niente: per niente si intende comunque Autogrill saccheggiati e migliaia di agenti impegnati a scortare i pullman invede di dar la caccia a stupratori, ladri e assassini….

2) i biglietti siano effettivamente nominali, con tanto di posti numerati e severi controlli in ingresso, con un efficace sistema di telecamere utilizzabile nel corso dei procedimenti giudiziari;

3) le società devono avere responsabilità dirette sull’ordine negli stadi: basta agenti negli stadi. Non solo la cosa grava sul bilancio dello Stato, ma non è in nessun modo un deterrente per evitare scontri e disordini. A tal proposito prevedere severe penalità e sanzioni per la società di casa in caso di disordini tra i tifosi “anche se commessi fuori dallo stadio” sarebbe un deterrente secondo me decisivo;

4) regole certe e ferree: è assurdo, e tipicamente italiano – purtroppo – la normativa in materia di giustizia legata al mondo dello sport: occorrono, e questi sono previsti, processi per direttissima e sentenze più severe e senza alcuna possibilità di sconti di pena. Occorre aumentare e rendere più percepibili gli elementi di prevenzione e di deterrenza a commettere atti vandalici e violenti.

Siamo veramente ridicoli, ridicoli... così ridicoli da avere una come la Melandri al ministero dello sport... altro che Mastella alla giustizia!!

La cosa vergognosa resta quella gente ieri sera fuori dallo stadio... vergognosi!!

1 Comments:

Blogger Rose said...

PROBABILMENTE DOMENICA SI RIPARTE...E MOLTE PARTITE SI GIOCHERANNO A PORTE CHIUSE. ALLA FACCIA DEGLI ABBONATI, SICURAMENTE!!
UNA COSA E' COMUNQUE DA NOTARE: EVENTUALI TORNELLI ALLO STADIO DI CATANIA NON AVREBBERO PROBABILMENTE SALVATO LA VITA DEL POLIZZIOTTO RACITI: UCCISO NEL PIAZZALE FUORI - FUORI!!! - DALLO STADIO!!! GIUSTO INVECE BLOCCARE LE TRASFERTE ORGANIZZATE E TAGLIARE OGNI FINANZIAMENTO A CLUB DEI TIFOSI, TROVANDO IL MODO DI PERMETTERE PERò LE COREOGRAFIE...

12:42 PM  

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