lunedì, novembre 21, 2005

12 Giornata: analisi e commento tecnico


Si comincia a parlare di lotta a 3 per lo scudetto, o questo almeno dice la classifica, visto che la Fiorentina batte al Franchi un lanciatissimo Milan, rispondendo al dirompente 4 a 1 della Signora in terra di Roma. Il Milan conosce una brutta battuta d’arresto alla vigilia di una settimana che in Champions puo’ risultare davvero decisiva per il futuro di questo gruppo. L’Inter riesce questa volta a tenere il passo, ma in totale deve recuperare 20 punti, 10 dalla capolista, 5 dalle seconde. E sono davvero tanti.
Intanto da dietro si fanno notare il Livorno e la Samp vittoriose in partire difficili e importanti contro Empoli e Lazio, due rivelazioni del campionato. Anche il Livorno a questo punto e’ una realta’ del campionato 2005/2006 e si propone per un posto in Europa, visto le avanzate claudicanti di Palermo, Udinese e Roma.
In coda risorge il Lecce col suo cannoniere Vucinic che stoppa il Siena e non si ferma la Reggina che fa un sol boccone del povero Cagliari del redivivo Sonetti. Cavasin risveglia dal torpore il suo Treviso e il suo bomber Reginaldo, ma viene rimontato da un Palermo ancora sfortunato. Chievo e Ascoli si spartiscono la posta in gioco, come e’ giusto tra 2 squadre che si equivalgono nei valori anche se la calssifica della squadra di Pillon e’ al momento molto abbondante.
Ma torniamo sui big match di questa giornata. A Roma si e’ assistito a un primo tempo dove gli equilibri sono stati rotti da una dormita collettiva della difesa giallorossa sul cross di Camoranesi per la testa di Nedved. La Roma per la verita’ fino a quel momento aveva pensato piu’a giocare che a picchiare, come era successo invece lo scorso anno. Subito il gol pero’, non ha piu’ saputo ricomporsi e dopo l’uno due di Trezeguet sembrava addirittura che la sconfitta potesse assumere dimensioni meomorabili. E sarebbe successo probabimente se non ci avesse pensato Thuram a farsi espellere regalando un uomo per mezz’ora alla squadra capitolina. La Juve, come sempre ottiene il massimo con uno sforzo irrisorio, di fronte ad un avversario che a tratti e’ sembrato capace di impensierire davvero Capello.
Al Franchi invece si assiste ad una bella partita, dove il tema tecnico-tat tico e’ stato sempre lo stesso: Milan detentore del possesso palla, Fiorentina brava a non lasciare spazi e a interrompere le fonti del gioco rossonero con le abili mosse di Prandelli. Fiorentina ancora una volta con il 4-2-3-1, Montolivo un po’ in ombra in mezzo ai mostri sacri del centrocampo, ma bravo a disturbare Pirlo. Solo dalla fascia sinistra milanista arrivano i pericoli, visto che Seedorf e Serginho riescono ad attaccare in coppia e a rifornire le punte con precisi cross, da cui nasce anche l’azione del pareggio di Gilardino. Prandelli azzecca la contromisura, invertendo Fiore e Jorgensen, e riuscendo in piu’ occasioni a creare la superiorita’ numerica grazie all’ottimo Pasqual (di cui in molti hanno finalmente iniziato ad accorgersi) e alla buona vena di Fiore. Nel secondo tempo, dopo il gol in apertura, la partita e’ leggermente cambiata, visto che il Milan ha iniziato ad attaccare in massa (3 punte + 3 mezze punte negli ultimi 25 minuti) offrendo il fianco alle ripartenze viola. Dopo l’episodio del gol annullato a Gilardino – su cui se non altro il dubbio rimane- e il rigore non dato per fallo di mano di Brocchi, la Fiorentina sfrutta la terza ingenuita’ della difesa rossonera chidendo i conti con Toni. La Fiorentina ha avuto il merito di tenere sempre il campo senza mai disunirsi di fronte agli attacchi ordinati del Milan. Ai rossoneri sono mancati l’estro di Pirlo e la velocita’ di Shevchenko e Kaka, sicuramente in giornata no, ma la squadra di Ancellotti ha tutt’altro che demeritato, e forse il pareggio sarebbe stato il risultato piu’ giusto. Questo non toglie i meriti ai ragazzi di Prandelli, che sanno affrontare gli avversari con il piglio giusto e stanno sfruttando al meglio il momento di grazia del cannoniere del campionato. Ora la squadra viola e’ chiamata ora ad affrontare altri esami di maturita’ contro Roma e Juve, ma quella di ieri e’ stato senza dubbio una prova posta a suggello di un incredibile inizio di campionato dove ogni cosa sta girando per il verso giusto.

1 Comments:

Blogger Leon said...

Ma nn capisco perchè ce l'hai con il Chievo...che tra l'altro mi pare stia anche giocando bene...?

1:46 AM  

Posta un commento

<< Home