ANVEDI OH...UNA PARTITA PIENA "DE ROSSI"

Adesso ci tocca soffrire fino all’ultimo. Il pareggio contro gli States, non ci permette di dormire sonni tranquilli e mai come dopo questo pareggio l’impresa del Ghana contro Nedved e compagni, ci appare inaspettato, quanto prezioso, regalo. Gli azzurri si sono infatti portati in testa al girone ma mantenere fino all’ultimo questa posizione sarà più dura del previsto. La matematica poi non ci vede già agli ottavi e quindi non possiamo abbassare la guardia. L’Italia ha probabilmente sbagliato l’approccio alla gara: c’era da aspettarsi un avvio aggressivo begli USA dopo la sonante sconfitta inaugurale. La loro capacità di corsa ha nettamente sovrastato la nostra, e spesso ci siamo trovati in difficoltà anche sui passaggi più semplici. Pirlo (7-), che è cresciuto con il passare dei minuti e gli aumenti degli spazi, ha sbagliato 3 appoggi importanti, e su uno di questi Totti (ng) si è beccato un pesante cartellino giallo. Davanti Toni (6) e Gilardino si sono dati da fare, e soprattutto Toni ha difeso importanti palloni, subendo spesso fallo, permettendo alla squadra di guadagnare metri sullo scacchiere verde.
Pur soffrendo siamo però riusciti a passare in vantaggio su una palla inattiva. Punizione tesa di Pirlo dalla destra, perfetto tuffo di testa di Gilardino (6) e gol dell’1-0.
Situazione ottimale per i nostri. Usa costretti a fare la partita dopo aver speso molte energie nei primi 30 minuti. Ma Zaccardo (4) si rende di nuovo protagonista: cross dalla sinistra, lisci fantozziano dell’esterno palermitano e palla che si infila nell’angolino basso dopo aver colpito il piede di appoggio dell’esterno azzurro. Da non credere. Il gol subito innervosisce la squadra e De Rossi (4), ancora una volta, esagera. Gomitata sullo zigomo al primo yankees di passaggio e doccia anticipata per il centrocampista romanista. Lippi (6+) deve ridare equilibrio al centrocampo e mette dentro Gattuso (6,5) al posto dell’ammonito Totti. Peccato. Il Pupone ha bisogno come non mai di accumulare minuti sulle gambe, e quella con gli americano era una partita che faceva al caso suo. Forse il Ct l’avrebbe sostituito ugualmente, volendo dare più profondità alla squadra lasciando le 2 punte, fatto sta che Totti non riesce ancora a rendersi protagonista non tanto del mondiale, ma del gioco azzurro. I maggiori spazi cambiano il ritmo della gara e gli USA non riescono ad approfittare del vantaggio numerico pur scagliando verso Buffon (6) un paio di palloni interessanti. Sul finire della prima frazione di gara però anche gli States rimangono in 10: brutta entrata su Pirlo e parità numerica ristabilita. L’arbitraggio non è stato malvagio, pur avendo lasciato correre troppo il gioco nella parte finale della gara dove ci potevano stare un paio di punizioni per noi dai 20 metri, ma veramente pessima è stata la prestazione del collaboratore di linea che ha sbagliato 3 fuorigiochi clamorosi a nostro svantaggio. Peccato! Iaquinta (5,5) poi, quando ha avuto la possibilità di trovarsi a tu per tu con l’estremo difensore americano ha sbagliato clamorosamente lo stop. Nel secondo tempo è l’Italia a poter sfruttare il vantaggio numerico. Gli Usa rimangono in 9 per una doppia ammonizione, e Lippi ha il merito di giocarsi il tutto per tutto. Inserisce infatti Del Piero (6,5) al posto di Zaccardo, ma sbaglia, a mio avviso a preferire Gilardino a Toni. Non solo perché il milanista nel secondo tempo scompare totalmente dal gioco, ma perché Toni rende molto di più quando deve fare reparto da solo, come a Firenze quest’anno. Forse il Ct ha avuto segnali fisici che l’hanno portato a questa scelta. Vedremo. Dietro l’Italia ha giocato con un certo ordine, pur soffrendo in più di un occasione il gioco e la rapidità degli avversari. Un fuorigioco americano grazia l’Italia dalla seconda papera della serata, stavolta di Buffon, su un insidioso diagonale dalla destra, mentre sulla corsia opposta il rientrante Zambrotta (6,5) di rende protagonista di importanti incursioni. Nesta (6,5) e Cannavaro (6,5) lottano con esperienze e tenacia su ogni pallone, mentre Perrotta (6), purtroppo subisce un duro colpo che non ci permette di concretizzare al meglio la superiorità numerica. Pirlo prova a prendere per mano i compagni, e con qualche scambio con Del Piero, riescono a creare qualcosa di buono. Prima è il portiere americano a sventare in tuffo un tocco al volo del numero 7 azzurro su perfetto lancio di Pirlo (vedi foto), poi è Iaquinta a farsi anticipare clamorosamente su un perfetto cross basso del fantasista juventino. Forse Inzaghi avrebbe garantito maggior cattiveria sotto porta, ma non è con le dietrologie che si possono vincere le partite. Del Piero prova a cercare spazio tra le linee avversarie ma non riesce ha dare quasi mai velocità e brillantezza alla fase offensiva del nostro gioco. Bella una conclusione da fuori e poco altro. Dovrebbe forse rischiare qualcosa di più provando a saltare il diretto avversario, ma forse Achille stasera non si sente poi così invulnerabile! Adesso la squadra deve recuperare fisicamente e psicologicamente per affrontare al meglio la prima "finale" di questo mondiale... visto che ci giochiamo tantissimo contro la Repubblica Ceca… certo che in caso di sconfitta….