IL BELLO DI ESSERE SPETTATORI...
Ci sono attimi, a volte brevi momenti, in cui capita di partecipare ad eventi che ti lascinao il segno e ti rimettono dentro le cose di sempre in un modo nuovo, perfino un articolo di un blog tenuto in vita da un semplice link. Ma per chi ha la fortuna di avere amici come i miei, certi momenti possono investire giornate intere. Così questo sabato è stato un gran giorno. Un giorno che ha ridato linfa nuova a cose che solitamente affrontiamo, nel migliore dei casi, con buone intenzioni, fragili proprositi di bene o discorsi tanto veri e giusti tanto troppe volte astratti. Così mentre qualcuno è in volo con la sua nuova famiglia per NY, eccomi a scrivere quanto di affascinante - anche se non tutto può entrare in questo articolo - è accaduto nell'intensa giornata di ieri. Storie di sport, ma storie soprattutto di uomini che, mettendoci tutto il loro entusiasmo in quel che fanno, riescono a contagiare, ad entusiasmare anche chi pare essere solo spettatore di cose e eventi, ma che in realtà si stanno riscoprendo, proprio per questo, protagonisti.
La giornata calcistica di ieri è stata marcata dalla sconfitta interna del Milan superato da un ambizio e ben organizzato Palermo. L'Inter si ferma invece a Udine, ma non è certo un pareggio da buttare visto lo stato di forma della squadra di Galeone. A Firenze invece va in scena un calcio spumeggiante ed efficacie! La squadra di Prandelli pare essersi ritrovata in pieno, trascinata da un Mutu stellare, capace di giocate importanti per la squadra - come in occasione del 2 a 0 e del gol di Blasi, e di conclusioni micidiali come quella che ha sbloccato il risultato nel primo tempo. Insomma un giocatore di livello superiore che Prandelli conosce bene e che riesce a far esprimere al meglio. Santana poi ha uan tecnica invidiabile perfino da Roselli, e se riesce a trovare continuità sarà sicuramente una delle pedine decisive per riuscire a compiere anche quest'anno l'impresa. Toni non è riuscito a segnare, sbagliando un paio di ghiotte occasioni, ma riesce a dare profondità alla squadra e rendersi sempre pericoloso dentro l'area di rigore. Basterà aspettarlo ma anceh quest'anno sarà lassù in altro a giocarsi il primo posto nella classifica marcatori. Due parole vanno spese poi per il capoccannoniere del momento... un Riganò capace di far innamorare di sè l'ennesima città. Il bomber di Lipari, quando riesce a trovare continutà e condizione diventa un giocatore letale per le difese avversarie. Gli auguro di cuore di continuare a far bene. Ma sotto i riflettori sta ritaglaindosi un ruolo da protagonista anche Fabio Quagliarella che ha bussato prepotentemente due volte alla porta dell'estremo difensore bergamesco. Una doppietta non è certo una notizia, ma la fattura delle retidi questo ragazzo passato anch'egli dal manto erboso del Franchi, meritano attenzione e ammirazione. Il primo gol è una sintesi perfetta di potenza e precisione: un tiro che disegna una traettoria tesa e cadente che va a gonfiare la parte alta della rete difesa Calderoni. La rete del raddoppio mete in luce tutte le qualità tecniche dell'attaccante blucerchiato, che seppur defilato, si inventa un pallonetto morbiodo capace di superare ancora una volta l'estereffato portiere nerazzurro. Insomma, da applausi!!
A qualche migliaia di km dalla nostra amata penisola, andava in scena ieri sera il derby di Spagna. Il Bacellona sbarcava al Bernabeu intenzionato a caccaire all'inferno un già criticato Capello e cercare di allungare sui bianchi di Spagna che in classifica hanno già qualche punto di ritardo. Niente da fare!! Nonostante la squalifica di Ronaldo, seduto in panchina accanto a Beckam e Cassano, il Real, guidato dai tempi imposti da Guty, e reso imprevedibile dall'estro di Robinho, ha umiliato i ragazzi in maglia blugrana. Raul, capitano ritrovato, e Van Neesteroy, hanno messo a segno due splendide reti, facendo anche passare per sprovveduti novellini giocatori come Thuram e Zambrotta. Cannavaro dal canto su è riuscito a rendere inoffensivo Ronaldinho, mentre uno scatenato Messi, davvero imprendibile, cercava, praticamente in solitaria, di ribellarsi a una sorte già segnata.
Poche ore prima, ma qui credo che il Pive avrà senz'altro qualcosa da dire più di me, dall'altra parte del mondo, sul circuito del Brasile, un mostro sacro dei nostri tempi, stava percorrendo i suoi ultimi, velocissimi giri, al volante della rossa Ferrari. Schumacher ha salutato il modo delle corse nel modo migliore. Non è riuscito, è vero, a salire sul podio ne a vincere il mondiale piloti, ma ha regalato emozionie e manovre che per gli amanti di questo sport, ultimamente orfano di grandi emozioni, valgono più di una vittoria.
E domenica ci aspetta il gran finale della moto Gp.... a presto!!!
2 Comments:
il solito coglione che commenta senza leggere!!!
oh! e cosa succede?
il blog è rinato???
ah, no... scusate
ma che vado a pensare???
Posta un commento
<< Home